L’emergenza incendi in Sicilia è in lento e progressivo miglioramento in buona parte dell’Isola grazie anche alle condizioni climatiche più favorevoli. Criticità si registrano ancora nelle provincie di Palermo, Catania, Siracusa e Messina.
A Palermo, ci sono 16 interventi in coda e le aree ancora interessate dagli incendi sono quelle di Cefalù, Piana degli Albanesi, Bellolampo. Sul campo stanno operando 24 squadre del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Palermo, supportate dalla Sezione Operativa AIB della Direzione Regionale VVF Toscana. Nel Palermitano, a partire dalle prime ore della mattina appena trascorsa, i pompieri si sono messi al lavoro ad Alimena, Alimenusa, Altofonte, e a Palermo nella zona di via Messina Montagne. Brucia quindi ancora la discarica di Bellolampo dove, come richiesto ieri dal sindaco di Palermo Roberto Lagalla, dalle prime ore di questa mattina sta operando anche un canadair. Sembra invece migliorata la situazione a Monreale, San Martino delle Scale, Capaci e Cinisi.
Palermo, emergenza incendi: “Restate a casa”
A Catania, ci sono 140 interventi in coda. Sono operative 18 squadre del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Catania, più 2 squadre del Comando VVF di Ragusa, una del Comando di Enna, una di quello di Agrigento, 2 di Caltanissetta e le Sezioni Operative AIB della Direzione Regionale VVF Lazio e (in arrivo) la Sezione Operativa AIB della Direzione Regionale VVF Abruzzo. Le aree ancora interessate dagli incendi sono: Pedara, Nicolosi, Valverde, Giarre, Vizzini, A18 (a tratti), zona balneare Vaccarizzo, Timpa di Acireale (Santa Tecla). Al momento è stato richiesto il supporto aereo su Pedara e Vizzini.
A Siracusa, sono stati effettuati 19 interventi nella notte scorsa, 10 sono in atto e 49 sono in coda. Stanno operando 12 squadre del Comando Provinciale VVF di Siracusa. Le zone ancora interessate da incendi sono quelle di Melilli, San Cusumano, Castelluccio (Costa Saracena), Villasmundo e, a tratti, la SS 114.
A Messina, la situazione è in miglioramento rispetto a ieri, gli interventi in coda sono 5. Le aree critiche, al momento, sono quelle della fascia ionica (S. Teresa Riva, Letojanni).
A Ragusa, Caltanissetta, Enna e Agrigento, la situazione tende lentamente e progressivamente a migliorare.
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