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Sondaggi politici, FdI sempre primo partito: Pd al minimo storico

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In crescita di 3 punti rispetto alle elezioni politiche del 25 settembre scorso, Fratelli d’Italia si conferma oggi, con il 29%, primo partito nel Paese. Distante, al 17,8%, il Movimento 5 Stelle di Conte che guadagna comunque quasi 2 punti e mezzo in quattro mesi. Terza posizione per il Partito Democratico che, con il 15%, tocca il suo minimo storico e affida alle primarie di fine febbraio le basi per un rilancio. È quanto emerge dall’analisi di Barometro Politico di gennaio dell’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento.

Molto staccati la Lega all’8,3%, Azione al 7,5%, Forza Italia al 6,6%. I due partiti della coalizione di Governo perdono consensi: mezzo punto Salvini, un punto e mezzo Berlusconi. Lieve calo anche per Sinistra e Verdi al 3,2%. Con un’affluenza alle urne sempre più bassa, al 61%. Resta alta inoltre, al 46%, la fiducia degli italiani in Giorgia Meloni: il giudizio sulla presidente del Consiglio risulta di 6 punti superiore rispetto alla valutazione positiva che gli italiani danno sull’operato del Governo, promosso dal 40%.

L’Istituto Demopolis evidenzia una estrema polarizzazione politica nel giudizio degli italiani. A promuovere l’operato del Governo Meloni è oggi l’88% di chi vota Fratelli d’Italia, il 67% degli elettori della Lega e il 61% dei simpatizzanti di Forza Italia. Le opinioni positive crollano fra chi vota i partiti di opposizione: promuovono il governo 1 elettore su 10 di Azione, il 4 ed il 3% di chi sceglie Pd e Movimento 5 Stelle. Il trend di 3 mesi, dalla nascita dell’esecutivo ad oggi, resta inoltre tendenzialmente stabile, con un calo negli ultimi 30 giorni: dal 39% di fine ottobre al 43% di metà dicembre sino al 40% odierno.

La difficoltà del governo a contenere l’incremento del costo della vita sembra incidere sulle valutazioni di una parte dell’opinione pubblica. “L’inflazione, senza precedenti negli ultimi 20 anni, è oggi al centro delle tre principali preoccupazioni degli italiani – spiega il direttore di Demopolis – la crescita esponenziale dei prezzi con la conseguente riduzione del potere d’acquisto familiare, è evidenziata dall’83%”. Il 71% segnala l’aumento delle bollette di gas ed energia, il 65% il costo di benzina e carburanti tornate a crescere dopo l’eliminazione dello sconto sulle accise”. 

 

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