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Salute mentale, Barbagallo: “Sicilia in crisi, i miei 10 punti per rilanciare l’assistenza”

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“Cinque anni di governo del centro destra hanno portato al disastro l’assistenza in salute mentale”. Lo dichiara il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, che ritiene fondamentale prestare particolare attenzione a questo ambito per garantire “qualità nell’assistenza e rispetto e sicurezza del lavoro degli operatori”. “Un comparto fondamentale – aggiunge – che soffre per 3 motivi principali: i Dipartimenti di salute Mentale sono diventati dei semplici ambulatori medici e non garantiscono più un’assistenza qualificata; c’è una situazione gravissima per quanto riguarda le comunità alloggio in ambito socio-sanitario e, infine, la carenza di strutture per alcune specifiche patologie”.

“Per restituire dignità e forza all’assistenza in salute mentale ho individuato 10 punti fondanti da inserire nel programma politico del Partito Democratico da portare avanti durante la campagna elettorale. I miei 10 punti del programma per l’assistenza in Salute Mentale prevedono:

1. La multiprofessionalià dei Distretti di salute mentale: occorre renderla obbligatoria prevedendo inoltre di estendere il criterio del rapporto operatore/popolazione (al momento applicato solo per medici e personale infermieristico) anche per le figure non mediche (psicologi, assistenti sociali, terapisti della riabilitazione) che nei Dsm operano. Necessaria pure la ridefinizione delle dotazioni organiche.

2. Media assistenza nei Servizi di diagnosi e Cura (SPDC): è necessario il passaggio all’alta assistenza dei Servizi Diagnosi e Cura, con relativo aumento degli operatori quale unica misura in grado di evitare la contenzione dei pazienti e garantire la sicurezza degli operatori. La regione siciliana infatti ha declassificato l’assistenza negli SPSC da alta a media assistenza, determinando gravi problemi di assistenza tra cui quello della contenzione dei pazienti, quasi impossibile evitare quando in turno vi sono al massimo uno/due operatori.

3. Il pieno rispetto e la completa attuazione del ”Piano delle azioni e dei servizi socio-sanitari” e del Sistema unico di accreditamento dei soggetti che erogano prestazioni socio-sanitarie”: così da attuare, tra le altre cose, il passaggio delle Comunità alloggio alla sanità garantendo gli operatori attualmente occupati e l’attivazione, da parte dei Comuni, dei gruppi appartamento e delle politiche di inserimento lavorativo.

4. Rispetto del Piano Strategico Salute Mentale e le linee guida per l’Autismo: 2 aspetti programmatori largamente disattesi.

5. Strutture semiresidenziali (centri Diurni) dei Dipartimenti Salute Mentale(DSM): attivazione reale di questi servizi con budget specifici carico delle Asp.

6. Conferenza salute Mentale: Realizzare entro il 2023 della conferenza per la saluta mentale, così come prevede il Piano Strategico salute Mentale e mai attuata negli ultimi 10 anni, da tenersi ogni 3 anni per la verifica della situazione dell’assistenza.

7. Budget di Salute: pieno rispetto del finanziamento del Budget di salute col recupero degli oltre 20 milioni di euro sottratti dall’assistenza e l’obbligo di spesa di tutti i finanziamenti per la salute mentale (obiettivi che devono divenire prioritari nella valutazione dei Direttori Generali). In Sicilia, nella Finanziaria dal 2019, è stato introdotto lo 0,2 del budget di ogni ASP per il Buget di Salute. Il governo oltre ad avere aspettato due anni per varare le linee guida non sta controllando la sua effettiva applicazione. A. tutt’oggi risultano oltre 20 milioni che sono stati distratti dall’assistenza per la salute mentale.

8. Art 14 legge 68: è l’articolo che prevede lo stanziamento dei Fondi relativi alle multe delle aziende che non assumono disabili per progetti di inserimento lavorativo. Ma nulla si sa di come vengono gestiti questi soldi. Bisogna attivare e pubblicizzare dei criteri con cui vengono elargiti dalla Regione i finanziamenti per l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati previsti nell’art 14/68 (Fondo regionale per l’occupazione dei disabili).

9. Rapporto con le associazioni dei Familiari ed utenti: creare un comitato tecnico salute mentale presso l’assessorato alla salute che nel rispetto delle linee previste dall’OMS vedrà la partecipazione a pieno titolo di operatori ed associazioni dei familiari/utenti.

10. Strutture Residenziali riabilitative: creare queste strutture per la salute mentale che attualmente mancano in Sicilia (Neuropsichiatri infantile, disturbi del comportamento alimentare) e che determinano il viaggio della speranza e ricoveri in altre regioni
A fronte dei 3000 posti delle Comunità Terapeutiche (CTA) riabilitative, infatti, mancano strutture per numerose altre patolgie con due conseguenze ricoveri impropri nelle CTA e ricoveri fuori regioni con i cosiddetti viaggi della speranza”.

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