Sorveglianza speciale per l’ex boss di Cosa nostra, Giovanni Brusca. L’uomo che schiacciò il telecomando della strage di Capaci è ritenuto socialmente pericoloso dal Tribunale di Palermo. Perr questo motivo, la sezione misure di prevenzione ha deciso di sottoporlo al provvedimento. Brusca, da anni collaboratore di giustizia, è stato scarcerato a maggio del 2021 dopo aver finito di scontare la propria pena. La sua liberazione scatenò l’indignazione della politica e di una larga parte degli italiani. “È la legge e va rispettata“, fu il commento amaro di Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni ucciso nell’esplosione di Capaci, insieme alla moglie e agli agenti della scorta.
Giovanni Brusca lascia il carcere, l’uomo che azionò il telecomando per la strage di Capaci è libero
Brusca, oggi 65 anni, durante la detenzione, ha goduto di oltre 80 permessi premio in 25 anni di carcere. L’uomo che ha ucciso il piccolo Giuseppe Di Matteo, ordinato e commesso omicidi si trova adesso in una località segreta ma per i giudici sarebbe ancora un soggetto pericoloso. A giugno dello scorso anno, aveva partecipato da uomo libero al processo d’appello sulla trattativa tra Stato e mafia celebrata davanti alla Corte d’Assise d’appello di Palermo. L’ex killer di Cosa nostra si è collegato da un “sito riservato” con i suoi legali.
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