Altro duro colpo alla mafia a Palermo con il blitz di questa mattina contro il clan di Portanuova che ha portato a 12 misure cautelari dopo il fermo di 18 persone, dieci giorni fa, accusate di far parte della famiglia mafiosa. Ad eseguire il provvedimento emesso dal gip di Palermo, i carabinieri del comando provinciale di Palermo: i 12 indagati (4 in carcere e 8 agli arresti domiciliari) sono ritenuti a vario titolo responsabili di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, coltivazione e spaccio di stupefacenti, violenza privata e lesioni personali aggravate dal metodo e dalle finalità mafiose.
L’operazione, denominata “Vento 2”, segue quella dello scorso 6 luglio. Le indagini del Nucleo Investigativo di Palermo hanno integrato quelle già emerse nella prima fase dell’operazione permettendo di ipotizzare gravi indizi in ordine a: partecipazione all’associazione mafiosa operante nel mandamento di Palermo Porta Nuova; associazione finalizzata al traffico di stupefacenti gestita, in tutta la sua filiera (dalle fasi di approvvigionamento all’ingrosso allo spaccio al minuto sul territorio) dai vertici della struttura criminale per alimentare le casse mafiose.
Il gruppo avrebbe assunto la gestione diretta di 6 piazze di spaccio, localizzate nei centralissimi quartieri del Capo, della Vucciria, di Ballarò e della Zisa (via dei Cipressi, piazza Ingastone e via Regina Bianca), tutte capeggiate da elementi gravemente indiziati di appartenere a cosa nostra; coltivazione e spaccio di stupefacenti; violenza privata e lesioni personali aggravate dal metodo e dalle finalità mafiose.
Tra i destinatari delle misure cautelari, ci sarebbe anche Maria Carmelina Massa, moglie del boss Giuseppe Incotrera, ucciso pochi giorni fa alla Zisa. Secondo quanto emergerebbe dalle intercettazioni, la donna sarebbe stata la cassiera del clan mafioso per gestire gli affari di droga. Adesso si trova agli arresti domiciliari.