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Elezioni e arresti a Palermo, Lagalla: “Via gli impresentabili o mi ritiro”

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Via gli impresentabili o mi ritiro, questo il messaggio ai partiti di Roberto Lagalla, candidato sindaco del centrodestra alle Amministrative del 12 giugno a Palermo. Il riferimento è all’arresto Francesco Lombardo, candidato al Consiglio comunale tra le liste di Fratelli d’Italia. L’accusa è voto di scambio politico – mafioso. L’uomo, secondo gli investigatori avrebbe chiesto aiuto a un boss di Brancaccio, Vincenzo Vella, finnito in manette oggi insieme a Lombardo. Due giorni fa, con la stessa contestazione, è stato arrestato Pietro Polizzi di Forza Italia e ora Lagalla non ci sta.


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“ll caso Lombardo – dice – parrebbe essere simile a quello Polizzi, dove un certo tipo di controllo, che va oltre i requisiti formali, può essere effettuato solo dalla magistratura.
Ancora i dettagli non sono noti, tuttavia, non posso che rivolgere un plauso alla Squadra mobile di Palermo e alla Procura della Repubblica per la tempestività dell’operazione.
Questi casi dimostrano che non è la mafia a condizionare la politica ma singole mele marce che cercano ipotetiche scorciatoie elettarali. Adesso basta. A breve la Commissione nazionale antimafia diramerà la lista degli impresentabili. Chiederò ai partiti le dimissioni di quanti, eventualmente eletti, risultino avere legami con Cosa nostra. Se ciò non avverrà sarò io a rassegnare le dimissioni da primo cittadino di  Palermo”.

 

 


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