Vertenza Almaviva: “Abbiamo convocato il tavolo perché queste vicende non si risolvono facendo dichiarazioni ma lavorando”. A dirlo, ieri a Villa Filippina a Palermo, il ministro del Lavoro Andrea Orlando. L’occasione è stata la manifestazione organizzata a sostegno della candidatura a sindaco di Franco Miceli. Orlando ha risposto alle domande dei giornalisti sulla situazione di Almaviva che riguarda 534 lavoratori. Il tavolo ministeriale è stato convocato per il 9 giugno prossimo.
Palermo, vertenza Almaviva: c’è uno spiraglio, nuovo incontro al ministero
“Abbiamo costruito le condizioni per avvicinare le posizioni dei diversi soggetti interessati – ha aggiunto il ministro – faremo una proposta ma nutro un ragionevole ottimismo. Credo che ci possa essere una soluzione che non lasci indietro nessuno. Stiamo mettendo a punto i dettagli e affinando qualche particolare tecnico con Covisian, Ita e con Almaviva. Si può dire però che il cerchio potrebbe chiudersi in modo positivo, sicuramente riducendo l’impatto al minimo e questo non era per nulla scontato”.
Amministrative. Orlando si è soffermato sulla “questione morale” legata all’appoggio incassato dal candidato del centrodestra, Roberto Lagalla, da parte di Totò Cuffaro e Marcello dell’Utri. “Al di là dell’indicazione morale dovremmo chiederci se rimettere in pista certi interessi convenga a una città che deve attrarre investimenti e spendere risorse. Io sono per la riabilitazione ma il tema è che chi è stato condannato per una contiguità con quegli interessi e riportarli in gioco non è solo sbagliato ma anche immorale”.