Spari da una motovedetta libica, ieri sera, contro due pescherecci italiani che si trovavano in acque internazionali. Si tratta del “Salvatore mercurio” e del “Luigi Primo” che navigavano in acque internazionali a nord di Bengasi. Pare che non ci siano feriti e che i colpi non abbiano provocato danni alle imbarcazioni. È intervenuta la fregata grecale della marina militare italiana che ha intimato ai libici di allontanarsi. Alcuni sanitari e un uomo della brigata San Marco, invece, sono saliti a bordo dei pescherecci per garantire la sicurezza. Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, è in contatto costante.
Secondo quanto spiegato dalla marina, i due natanti, iscritti al compartimento marittimo di Catania, sono stati avvicinati perché avrebbero violato le zone di pesca della Libia. Chi era a bordo del “Salvatore Mercurio” ha raccontato che sono state sparate delle raffiche di colpi, poi la richiesta di intervento.
Mentre la Grecale si dirigeva nel punto in cui si trovavano i pescherecci, dalla fregata hanno contattato la motovedetta libica comunicando che i pescherecci si trovavano fuori dai limiti della Zona di protezione della pesca (Zpp) e che per questo motivo avrebbero dovuto desistere dall’azione. La motovedetta libica si è allontanata dall’area mentre i due motopesca navigavano nel Canale di Sicilia, dove attualmente si pratica anche la pesca di tonni e pesce spada.