Un sacerdote della Diocesi di Piazza Armerina, nell’Ennese, e due consiglieri del Comune di Gela, nel Nisseno, sono finiti tra i destinatari delle misure cautelari eseguite dai carabinieri di Gela su disposizione della Procura locale. Gli indagati sono quattro in tutto. Il prete è ai domiciliari, per altri è scattato il divieto di esercitare per un anno uffici direttivi in imprese o società e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Sono accusati a vario titolo di corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, circonvenzione d’incapace, truffa, appropriazione indebita e riciclaggio.
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