“Musumeci insulta e intanto conferma la sua visita elettorale a Dell’Utri. Ripeto: un presidente dimezzato”. È botta e risposta tra Claudio Fava e il governatore della Sicilia Nello Musumeci che su Facebook accusa il presidente della Commissione Antimafia dell’Ars di “insulso perbenismo” e di essere “un parolaio che vive di rendita e cerca ogni giorno un titolo di giornale”. La replica di Musumeci arriva dopo che stamattina Fava, candidato alle primarie del centrosinistra per le Regionali in Sicilia, ha invitato il presidente a “tenersi lontano” dalle commemorazioni delle stragi di Falcone e Borsellino.
Politica, Fava: “Musumeci presidente compromesso da relazioni pericolose”
“Quando la mafia tentava un attentato contro di me, per aver revocato un appalto miliardario – si legge in un post di Musumeci nella propria pagina Facebook – il deputato Fava si limitava a commemorare suo padre, al cui ricordo mi sono sempre unito in ogni occasione, ben prima di assumere ruolo di governo locale. L’insulso perbenismo di questo personaggio, invece, è una violenza alla Costituzione e alla moralità pubblica. Si dovrebbe vergognare perché è un parolaio che vive di rendita e cerca ogni giorno un titolo di giornale, mentre da candidato alla presidenza non ha avuto neppure la buona creanza di dimettersi da presidente dell’antimafia regionale, come invece feci io nel 2017″.
“L’unica cosa davvero stucchevole – prosegue Musumeci – è il moralismo di chi si offre, come candidato presidente, agli eredi di quel ‘sistema antimafioso’ che ha guidato la Sicilia e che oggi cerca di farsi vivo di nuovo, magari sotto mentite spoglie. Ma con me Fava cade male: con me in Sicilia è tornata la moralità nelle istituzioni, rese impermeabili a padrini e padroni, di qualunque colore. Se ne faccia una ragione”.