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25 aprile, Segre: “Resistere è doveroso, ieri come oggi”

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“Il 25 aprile ci ricorda che resistere è necessario, è un dovere, ieri come oggi. Ovunque la giustizia e la dignità vengano attaccate, umiliate, distrutte, ora e sempre resistenza. Questo deve essere lo slogan, il grido che sempre deve accompagnare il nostro atteggiamento verso la guerra”. Così la senatrice a vita Liliana Segre, che fu deportata ad Auschwitz, in un messaggio inviato e letto da una studentessa alla manifestazione “La Resistenza è un bel futuro” che si è tenuta a Bari il 23 aprile.

La nostra festa, quella del 25 aprile – ha aggiunto – la festa di tutti i democratici, degli antifascisti, la festa della nostra Repubblica, ricorda il giorno in cui cominciammo a liberarci con le nostre forze e con il nostro sangue, il giorno in cui i partigiani, insieme agli alleati della coalizione antifascista diedero l’ultimo colpo alla guerra dell’invasore nazifascista. Ma è una festa che oggi come sempre – ha sottolineato Segre – parla anche al nostro presente, ad un presente di guerra che ci si impone prepotentemente, dove una potenza aggredisce e sanguinosamente distrugge un Paese sovrano nel cuore dell’Europa, ma un presente segnato ancora anche dalla pandemia, con i suoi costi umani e sociali”.

Esiste ancora oggi un problema fascista, un’attualità dei pericoli della violenza, della discriminazione, della menzogna come stile di vita”, ha evidenziato. “Per questo bisogna sempre tenere la guardia alta”.

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