Beni per un valore di 200mila euro sono stati sequestrati a Palermo dalla polizia di Stato a un 45enne accusato di truffa aggravata soprattutto nei confronti di persone anziane. Reati, che secondo gli investigatori, avrebbe commesso a partire dal 2004 tra Palermo, Gela, Mazara del Vallo, Marsala, Salerno e Canicattì, sempre con le stesse modalità. L’uomo, infatti, avrebbe prospettato alle vittime un affare particolarmente vantaggioso come l’acquisto a prezzi estremamente convenienti di pietre preziose, poi rivelatesi false.
Nel 2014, insieme ad un complice, avrebbe pure tentato di vendere diamanti falsi a un potenziale acquirente che, però, era un agente in borghese. Aiutato nella truffa da un altro uomo che fingendosi un marinaio inglese, aveva proposto di vendere i preziosi a un prezzo inferiore di mercato. Il 45enne, è poi entrato in azione fingendosi un gemmologo e avvalorando le parole del finto marinaio, attribuendo alle pietre un valore che in realtà non avevano. L’agente in borghese ha poi avvisato la sala operativa e i due sono stati portati in commissariato e denunciati.
Sulla base di questo e altri episodi nel 2018 l’uomo era già stato destinatario di un provvedimento di sorveglianza speciale. Sono state inoltre condotte indagini patrimoniali nei suoi confronti e del suo nucleo familiare convivente, dalle quali sarebbe emersa una notevole sperequazione tra l’impiego di risorse utilizzate per l’acquisto di beni mobili ed immobili ed i redditi dichiarati al fisco. Oggi il provvedimento di sequestro per un ammontare di circa 200mila euro consistenti in un appartamento a Palermo e un’auto.