Stop all’aumento dell’Irpef a Palermo. Il Consiglio comunale con 3 voti a favore, 6 astenuti e 17 contro ha bocciato la delibera che prevedeva il raddoppio dell’addizionale per i palermitani. Ora il Piano di riequilibrio è a rischio. La Giunta Orlando, infatti, è senza maggioranza ormai da tempo in Consiglio comunale e sarà difficile che il piano possa ricevere il sì di Sala delle Lapidi e permettere al sindaco di chiudere l’accordo con lo Stato che in Finanziaria ha previsto uno stanziamento di 180 milioni di euro per Palermo.
La settimana scorsa, era stato chiesto il ritiro della delibera presentata dalla Giunta per formulare una nuova proposta basata su criteri di equità fiscale ma l’aula l’ha rifiutata. Per Orlando i consiglieri comunali sono degli “irresponsabili” che procurano “danni alla città e ai lavoratori”. Di diverso avviso il capogruppo della Lega, Igor Gelarda: “Una delibera che stava alla base di un piano di riequilibrio assolutamente farlocco e privo di qualsiasi fondamento. Io non sono per il partito del dissesto ma non si può neanche continuare a navigare a vista come continua a fare questa amministrazione comunale. Si è trattato dell’ennesimo tentativo di mettere le mani in tasca ai cittadini”.
Per il leghista a Leoluca Orlando, “sindaco di una città che lui ha portato al fallimento” non resta che dimettersi “ancora prima che si voti a giugno, così come dovrebbero farlo tutti i suoi assessori”. Sulla stessa lunghezza d’onda i consiglieri comunali di Italia Viva Dario Chinnici, Francesco Bertolino, Paolo Caracausi, Carlo Di Pisa e Totò Orlando, per i quali la decisione di Sala delle Lapidi “eviterà l’ennesima stangata ai cittadini che si sarebbero visti raddoppiare le tasse senza avere nulla in cambio. A essere bocciata è stata l’arroganza di questa Amministrazione che ancora una volta era pronta a mettere le mani nelle tasche dei palermitani per coprire i propri fallimenti”.
