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La guardia di finanza di Palermo ha sequestrato un intero compendio aziendale a Monreale, del valore di circa 3.000.000 di euro all’interno del quale operava uno stabilimento enologico “dedito ad attività di sofisticazione di vini” e oltre 3.307.169,50 litri di prodotto imbottigliato e sfuso, per cui non è stato possibile tracciare l’origine e la provenienza, per un valore stimato di oltre 5.160.000.
Le indagini dei finanzieri della Compagnia di Partinico avrebbero permesso di accertare che una nota cantina con sede a Monreale, riconducibile ad un soggetto noto nell’ambito della commercializzazione di vini, aveva fatto degli artifizi contabili grazie all’aiuto di altre società consorelle, esistenti all’interno dell’anzidetto compendio aziendale, costituite ad hoc, “annotando fittizie introduzioni di mosti, uve e vini, con il mero fine di creare un presupposto di apparente legalità ai prodotti vitivinicoli, commercializzati con false denominazioni di origine e indicazioni geografiche siciliane, stante alle evidenze investigative, ottenuti anche mediante l’utilizzo fraudolento di zucchero (miscelato con l’acqua”.
Infatti, le partite di zucchero di barbabietola e zucchero di canna – acquistate in nero da azienda con sede in Palermo – giungevano presso la cantina di Monreale, gestita dal soggetto indagato principale, dove veniva effettuata la miscelazione con acqua, ottenendo così un composto liquido strumentale alla preparazione di falsi vini e mosti. Dopo la miscelazione, il prodotto liquido ottenuto era destinato alla commercializzazione presso attività di ristorazione e privati.
Grazie alle videoriprese presso la cantina e alle indagini tecniche e telematiche sui cellulari degli indagati sarebbe stato accertato che, tra il 2020 e il 2021, sono stati venduti oltre 4.000.000 litri di prodotto vinoso a cantine vitivinicole e acetifici dislocati su tutto il territorio nazionale, risultati estranei alla frode agro-alimentare