Stop all’esercizio provvisorio da Roma. Il Consiglio dei Ministri ha impugnato la legge della Regione Sicilia sullo strumento che sarebbe dovuto durare almeno fino a maggio, sebbene per aprile fosse prevista la Finanziaria. Proprio oggi, invece, il Cdm, che ha puntato la lente d’ingrandimento su sei leggi di Regioni e Province autonome, ha deciso, su proposta del ministro Mariastella Gelmini, di impugnare la norma numero 1 del 21 gennaio 2022.
“Talune disposizioni in materia di autorizzazione di spesa e di assunzioni – si legge nelle motivazioni espresse dall’Esecutivo – ponendosi in contrasto con la normativa statale, violano gli articoli 81, terzo comma, e 117, secondo comma, lettera l), della Costituzione”.
L’esercizio provvisorio era stato varato a gennaio scorso dall’Ars con 34 voti favorevoli. Il testo di legge che aveva ricevuto l’ok da Sala d’Ercole aveva sbloccato 100 milioni di euro, in variazione al bilancio 2021, allineando il sistema contabile della Regione a quello nazionale. In questo modo, tra le altre cose, si era evitato il blocco dei pagamenti e degli stipendi.
