“Palermo trattata come mera merce di scambio nel gioco scabroso e stucchevole delle poltrone”. Lo dice Totò Lentini, capogruppo Popolari e Autonomisti all’Ars e candidato a sindaco di Palermo. “Non è mia abitudine guardare in casa d’altri – aggiunge –ma se ciò comporta un danno alla mia amata città, non posso restare in silenzio. Una città ormai da anni in sofferenza, trattata come se non avesse un’anima, senza considerazione alcuna”.
“Da grande appassionato della mia città non la cederò come si vende un oggetto senza valore e lotterò per il suo bene e la sua rivalsa fino alla fine della campagna elettorale, pertanto ribadisco se non fosse stato e se non è chiaro, ancora una volta, la mia volontà ad andare avanti e a non sottrarmi alla competizione che mi vede in corsa come sindaco di Palermo”.