“Il canile di Palermo è un luogo che strazia il cuore e indigna i cittadini perbene, del tutto fuori norma, con reti da cantiere, box improvvisati, mura cadenti, lamiere, protezioni precarie. Indecente. Ma, colmo dei colmi, è di proprietà del Comune, gestito e pagato dall’amministrazione con i soldi dei palermitani. Una delle tante eredità che Orlando sta lasciando a Palermo, insieme con tutte le altre macerie”. Lo afferma Sabrina Figuccia, consigliere comunale della Lega di Palermo.
“È questo il desolante quadro che è venuto fuori durante l’ispezione che ho effettuato stamattina al canile, dove, negli ultimi 10 anni, il sindaco uscente non ha fatto praticamente nulla per renderlo almeno accettabile, degna di una città come Palermo”. Durante la visita ispettiva, la consigliera Figuccia era accompagnata dal senatore della Lega Filippo Maturi, responsabile nazionale del dipartimento per il benessere animale, che afferma: “Chiederemo l’intervento dell’Azienda sanitaria provinciale e faremo una formale denuncia alla Procura della Repubblica affinchè accerti tutte le responsabilità”.
“Adesso – prosegue Sabrina Figuccia – la triste realtà è che dobbiamo fare i conti con una situazione di degrado difficile anche soltanto immaginare, come ad esempio la parte denominata ‘porcilaia’, dove vengono tenuti i cani in box piccoli, chiusi su tutti i lati tranne uno che guarda al mondo da una rete metallica, completamente al coperto e senza possibilità di uscire, file interminabili di box, ruggine, dolore. E dire che il Comune potrebbe accedere ad un fondo nazionale istituito proprio per la ristrutturazione dei canili. Proprio per questo – conclude Figuccia – lunedì verificherò, attraverso un accesso agli atti, se l’amministrazione comunale abbia presentato istanza per ricevere i finanziamenti stanziati da questo fondo”.