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Una torre della tv di Kiev, capitale dell’Ucraina, è stata colpita in un attacco con missili sferrato dalla Russia. Lo rende noto un consigliere del ministero degli Interni ucraino, mentre il Kiev Independent ha riferito che l’emittente ucraina ha interrotto le trasmissioni. Sui social sono state diffuse le immagini di colonne di fumo attorno alla torre di trasmissione.
Intanto, il ministero degli Esteri russo ha rilasciato una lunga dichiarazione pubblicata oggi sul sito dell’ambasciata di Mosca a Roma nella quale si sottolinea che “per molti anni l’Unione Europea, mascheratasi da ‘pacificatore’, ha generosamente finanziato il regime di Kiev, che è salito al potere come risultato di un colpo di stato anticostituzionale. I cittadini e le strutture della Ue coinvolti nella fornitura di armi letali e di carburante alle forze armate ucraine – si legge ancora – saranno ritenuti responsabili di qualsiasi conseguenza di tali azioni nel contesto dell’operazione militare speciale in corso. Non possono non capire il grado di pericolo delle conseguenze”.
“Ora, però la maschera è caduta – si legge nella nota -. La decisione dell’Ue del 27 febbraio di iniziare a fornire armi letali all’esercito ucraino è un’autodenuncia. Segna la fine dell’integrazione europea come progetto “pacifista” per riconciliare i popoli europei dopo la Seconda guerra mondiale. L’Ue si è definitivamente schierata con il regime di Kiev, che ha scatenato una politica di genocidio contro parte della sua stessa popolazione”.
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— Ukraine live (@Gadhwara27) March 1, 2022