Sono vivi i militari ucraini del piccolo avamposto sull’isola del Serpenti, nel mar Nero, che avevano risposto “russi fottetevi”, alla nave da guerra di Mosca che gli aveva intimato di arrendersi. Dati per morti durante i bombardamenti scatenati dai russi, i militari erano stati dichiarati “eroi dell’Ucraina” dal presidente Zelensky. A darne notizia la Marina di Kiev che ha diffuso una nota in cui si afferma che i militari sono “vivi, stanno bene” e sono stati costretti ad arrendersi per “mancanza di munizioni”.
Ucraina, le ultime parole di 13 soldati prima di morire: “Russi fottetevi”
In precedenza i media russi avevano mostrato le immagini dei militari ucraini che si erano consegnati al nemico mentre arrivavano al porto di Sebastopoli, in Crimea. L’isola dei Serpenti, dall’alto valore strategico, era finita lo scorso 24 febbraio sotto il bombardamento di una nave da guerra russa che aveva completamente distrutto le istallazioni del minuscolo isolotto, in passato conteso tra Ucraina e Romania.
Quel giorno le 13 guardie di frontiera di stanza sull’isola, hanno rifiutato di arrendersi e mandato “al diavolo” gli aggressori russi a bordo di una nave da guerra della marina. Il loro scambio è stato registrato da un audio che è diventato virale facendo il giro del mondo.