Sesso con un minorenne in cambio di soldi. Con l’accusa di aver abusato di un 15enne in stato di necessità è finito ai domiciliari un uomo di 65, a Siracusa. L’indagato viveva con il giovane “di cui si prendeva cura – spiegano dalla Direzione distrettuale antimafia etnea – palpandogli le parti intime in cambio di somme di denaro fra i 50 ed i 200 euro al mese. Inoltre l’indagato è indiziato di avere indotto il minore a realizzare video dal contenuto pedopornografico, sempre in cambio di denaro e facendo credere alla vittima di essere innamorato”.
Le indagini sono iniziate dopo le segnalazioni della casa-famiglia dove la vittima viveva. Il 65enne si sarebbe recato più volte per consegnare direttamente, senza il tramite degli operatori delle somme di denaro al giovane che poi avrebbe ammesso che le somme gli erano state elargite a fronte di una “relazione” fra i due “cercando tuttavia di minimizzare la vicenda. Emergeva che il giovane intratteneva con l’uomo conversazioni dal contenuto espressamente sessuale, con scambi tra i due di video e foto che li ritraevano in atteggiamenti di intimità”.
La Procura Distrettuale della Repubblica, quindi, ha avviato una complessa e articolata indagine tramite la Squadra Mobile di Siracusa. Dall’inchiesta sarebbe emerso che il giovane e l’uomo, un amico della famiglia di origine, si conoscevano da diversi anni e che per alcuni mesi avrebbero convissuto insieme. L’indagato, infatti, contribuiva alle esigenze della famiglia, acquistando la spesa e persino prendendosi cura dell’adolescente. Tuttavia nel giro di poco tempo avrebbe iniziato ad esternare il suo interesse per il minore, non esitando ad approcciarlo sessualmente, blandendolo con regali ed elargizioni varie.
La successiva interruzione della convivenza, dovuta al collocamento in comunità del giovane, non avrebbe fatto desistere l’uomo, che anzi avrebbe iniziato ad inviare al ragazzo dei video di lui in atteggiamenti sessualmente espliciti, pretendendo altri filmati di analogo tenore da parte del ragazzo, il tutto sempre dietro consegna o promessa di somme di denaro e regali.
L’inchiesta è stata approfondita anche attraverso le analisi delle memorie informatiche, analizzando video, foto, dialoghi, nonché procedendo all’escussione delle persone a conoscenza dei fatti ed altri accertamenti, fra cui l’analisi dei diari del ragazzo. Il 22 febbraio scorso, personale della Squadra Mobile ha rintracciato l’uomo che, al termine delle incombenze di rito, è stato sottoposto ai domiciliari.