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Ucraina, le ultime parole di 13 soldati prima di morire: “Russi fottetevi”

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“Nave da guerra russa….fottetevi”. Sono queste le ultime parole dei 13 soldati ucraini che formavano l’avamposto sull’isolotto di Zmiiny, o isola dei Serpenti, nel Mar Nero, finita ieri sotto il bombardamento di una nave da guerra russa che poi l’ha conquistata. È diventata virale la registrazione, diffusa dal sito del giornale ucraino Ukrayinska Pravda, dell’avviso della nave degli aggressori russi: “Siamo una nave da guerra russa, vi chiediamo di deporre le armi e di arrendervi per evitare spargimento di sangue e morti non necessarie, altrimenti bombarderemo”.  

Da qui la risposta dei militari ucraini che sono tutti rimasti uccisi nel bombardamento russo, come ha confermato lo stesso presidente Volodymyr Zelensky che ha conferito loro il riconoscimento di “eroi dell’Ucraina”. Il piccolo isolotto al margine delle acque territoriali ucraine nel Mar Nero, ha un importante valore strategico trovandosi nel corridoio commerciale tra le città di Odessa, Mykolaiv e Kherson. A sottolineare la sua importanza strategica, Zelensky lo scorso anno aveva scelto l’isola per un’intervista per lanciare un summit contro l’annessione russa della Crimea.


“Russi fottetevi”, poi li danno per morti: la Marina fa marcia indietro “Soldati vivi”


“Questa isola, come il resto del nostro territorio, è terra ucraina e noi la difenderemo con tutte le nostre forze”, aveva detto il presidente. L’isola è stata occupata dalla Romania dopo la Prima Guerra Mondiale. I sovietici ne presero il controllo durante il secondo conflitto mondiale costruendo una base militare ed un faro. Alla caduta dell’Unione Sovietica, l’isola rientrò nel territorio dell’Ucraina, con la Romania che ha continuato a rivendicarla, fino a quando all’inizio degli anni 2000 una sentenza internazionale ha confermato la sovranità di Kiev sull’isola e di Bucarest sulle acque circostanti.

 

 

 

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