Terremoto giudiziario su Girgenti Acque, 47 richieste di rinvio a giudizio

La Procura di Agrigento ha chiesto 47 rinvii a giudizio nell’ambito dell’inchiesta “Girgenti Acque”. A luglio dello scorso anno, era stato fatto notificare l’avviso di conclusione dell’attività investigativa a 50 persone. Il provvedimento dopo la chiusura della indagine “Waterloo” che ruota attorno alla figura dell’imprenditore Marco Campione, ex presidente della società che gestiva il servizio idrico ad Agrigento e provincia), al quale si contestava di avere messo in piedi un sistema di corruzione. Secondo l’accusa, professionisti, politici, istituzioni e forze dell’ordine erano asservite a Girgenti Acque in cambio di favori e posti di lavoro per familiari e amici.

Frode e reati tributari, terremoto giudiziario su Girgenti Acque: coinvolti politici e funzionari

Sette mesi fa, erano state fermate otto persone ma il gip e il Riesame hanno poi rimesso tutti in libertà. Oltre a Campione, imprenditore attivo nel settore commerciale con una catena di aziende operanti in diversi settori, erano finiti in carcere sette suoi collaboratori. Tra i 47 per cui è stato chiesto il rinvio a giudizio ci sono i vertici della società ma anche politici, professionisti, forze dell’ordine, l’ex prefetto Nicola Diomede. per quest’ultimo l’accusa è di aver salvato Girgenti Acque da un’interdittiva antimafia. L’inchiesta tocca anche il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè a cui è contestato il finanziamento illecito al partito.

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Nella richiesta della Procura, tra le ipotesi di reato ci sono l’associazione a delinquere, il concorso esterno, l’abuso di ufficio e la truffa. Nell’indagine è finito pure Giovanni Pitruzzella, avvocato generale presso la Corte di Giustizia dell’Unione Europea. per lui l’accusa è di concorso esterno in associazione a delinquere.

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