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Truffe alle banche, arrestati un impiegato del Comune di Palermo e uno della Regione

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Rubavano identità per commettere truffe ai danni delle banche e ottenere finanziamenti. Con questa accusa, i carabinieri di Bagheria, nel Palermitano, questa mattina hanno arrestato cinque persone. Tra loro, pure un impiegato dell’ufficio Anagrafe del Comune di Palermo e un funzionario  regionale del Dipartimento sviluppo rurale e territoriale. Le ipotesi di reato sono: associazione a delinquere, truffa, sostituzione di persona, fabbricazione di documenti falsi, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio ed accesso abusivo ad un sistema informatico.

L’impiegato comunale avrebbe avuto l’incarico di procurare le generalità delle vittime per poi effettuare la sostituzione di persona (dati anagrafici, stato civile, numero dei documenti di riconoscimento). Per questo motivo, avrebbe avuto accesso ai sistemi informatici, che usava per lavoro, ricevendo in cambio delle somme di denaro. Il funzionario regionale, già interdetto dai pubblici uffici a causa di una condanna per truffa, avrebbe messo a disposizione il numero telefonico del proprio ufficio che poi veniva indicato nella stipula del contratto a garanzia del finanziamento.

Questo per poter coprire eventuali chiamate di controllo da parte delle banche e confermare in questo modo che i richiedenti fossero dipendenti regionali. Altre sette persone sono indagate in stato di libertà. L’inchiesta ha permesso di accertare 18 truffe, commesse nell’arco di quasi un anno, per un valore stimato in circa mezzo milione di euro.

+++ In aggiornamento +++

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