La guardia di finanza di Trapani, su ordine della Procura della Repubblica di Marsala, hanno effettuato un sequestro preventivo emesso dal gip a carico di cinque persone residenti tra le province di Trapani e Palermo, componenti dei consigli di amministrazione di due cooperative operanti nel settore dell’accoglienza migranti nel Comune di Castelvetrano. Il quadro accusatorio delle Procura di Marsala è stato formulato in seguito alle indagini della polizia economico-finanziaria condotte dai finanzieri della Tenenza di Castelvetrano nel biennio 2020-2021.
Gli indagati sono accusati di aver trasferito in modo fraudolento, nel 2018, un immobile, oggi adibito a centro di accoglienza, tra una cooperativa castelvetranese, poi fallita nel 2019, ed un analogo soggetto giuridico con sede a Marsala, amministrato da soggetti intranei alla prima. “In particolare – spiegano dalla guardia di finanza – gli elementi probatori acquisiti hanno permesso di sospettare di un illecito trasferimento di un bene immobile, tra l’altro ad un valore notevolmente inferiore rispetto a quello di mercato, dal patrimonio di una società, oramai in decozione, ad un’altra società, comunque riconducibile agli stessi soggetti, allo scopo evidente di sottrarre il bene dalla pretesa tributaria dello Stato maturata nel tempo”.
Per questo motivo, la Procura ha richiesto al gip il provvedimento cautelare di sequestro preventivo dell’immobile per un valore stimato di circa 600.000 euro ai fini di una eventuale futura confisca. La struttura, su disposizione dell’autorità giudiziaria, benché sequestrata, continuerà tuttavia ad essere operativa, per consentire la continuità del servizio di accoglienza. Le persone coinvolte nella vicenda sono indagate in stato di libertà per i reati di bancarotta fraudolenta e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.