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Varianti Covid, spunta Omicron 2: “È veloce, può crescere in Italia”

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In Finlandia non l’hanno ancora intercettata, ma negli altri Paesi nordici Omicron 2 sta dando l’assedio alla “versione 1” dell’ultimo mutante del Covid. E “dal momento che la nuova variante, BA.2, sembra sostituire BA.1, si potrebbe presumere che abbia una migliore capacità di diffusione”, dice Seppo Meri docente di Immunologia all’università di Helsinki. “Anche in Italia è plausibile che cresca – osserva – il tempo ce lo dirà. In quanto tale, probabilmente non è molto più preoccupante di BA.1, ma abbiamo potuto seguirne gli effetti solo per un tempo molto breve”. 

“In Danimarca la proporzione di BA.2 su tutti gli Omicron sta costantemente aumentando. In un mese la sua quota è passata dal 5% al 50%. La situazione è stata più variabile in Svezia con BA.2 compresa tra il 5 e il 30%, e in Norvegia tra il 5 e il 40%. Nonostante queste variazioni, la tendenza è al rialzo. La Germania è ancora a un livello molto basso, 1-2%. Lo stesso vale anche per Francia e Italia. I livelli attuali sono inferiori al 3%, ma suscettibili di aumentare”, evidenzia l’esperto.

Nel complesso, conferma Meri, “le varianti di Omicron si diffondono più velocemente perché sembrano essere migliori nello sfuggire all’immunità indotta dal vaccino (e in parte anche dalle infezioni). E questo perché le varianti di Omicron hanno molte più mutazioni nella proteina S”, la Spike del virus, “rispetto alle varianti precedenti. Meri è anche visiting professor all’Humanitas University di Rozzano (Milano). E guardando alla pandemia vissuta dai due Paesi spiega che, “in generale, la situazione Covid in Finlandia non è così difficile come sembra in Italia. Il numero totale di decessi durante l’intera pandemia è inferiore a 2.000”.

Oggi in Finlandia “sono vietati i grandi eventi, è raccomandato il lavoro a distanza, i bar e i ristoranti devono chiudere prima del solito e gli orari per servire alcolici sono limitati (consentito fino alle 17). Le mascherine sono obbligatorie nei mezzi pubblici, ma non all’esterno. La vaccinazione è volontaria e la quota di persone non vaccinate tra gli adulti è di circa il 10%”, elenca.

Com’è vivere con Covid a quelle latitudini in questo momento? “Le persone sono naturalmente frustrate dalla situazione, dal rischio di infezione e dalle restrizioni – risponde – ma in generale ne capiscono le ragioni e sono soddisfatte di come la situazione sia stata gestita bene nel corso dell’intera epidemia. Il danno alla società è stato solo moderato rispetto a molti altri Paesi”. 

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