I contagi Covid salgono, gli ospedali vanno in affanno, i posti letto diminuiscono. È lo scenario dei nosocomi a Palermo. Al Cervello ci sono cinquanta richieste in coda prive di una possibilità di collocazione immediata. Risale a pochi giorni fa la protesta dei conducenti delle autoambulanze in fila davanti alla rampa del pronto soccorso che, dopo ore di estenuante attesa, hanno acceso le sirene in segno di disappunto. I mezzi bloccati dal pomeriggio con dentro i pazienti. Da qui la decisione di installare una tensostruttura per guadagnare qualche posto letto in più.
Covid, crisi posti letto a Palermo: si sgonfia l’ospedale da campo del Cervello
Poi, ci si è messa pure la sfortuna: una notte di pioggia e vento forte ed ecco che la struttura si è sgonfiata per un malfunzionamento del gruppo elettrogeno con dentro i malati e il personale. Alcuni si trovavano in barella sotto il maltempo. La situazione è stata poi risolta ma l’emergenza rimane e oggi ha forse toccato il suo picco. A confermarlo, il primario del pronto soccorso Tiziana Maniscalchi che nei giorni scorsi ha denunciato la grande percentuale di non vaccinati che finiscono in Rianimazione. Pare, infatti, che su 14 posti disponibili in reparto 13 fossero persone non immunizzate.
Covid, ambulanze in fila davanti al Cervello: caccia ai posti letto a Palermo
Oggi la notizia delle 50 richieste in coda: “Al momento – afferma Maniscalchi che per i suoi inviti a vaccinarsi ha ricevuto diverse minacce, via social, da gruppi No-Vax – non ci sono posti negli ospedali – e ci sono numerosi pazienti senza polmonite ma con delle comorbilità. Il flusso delle richieste è continuo. In questi giorni abbiamo effettuato molti ricoveri, il turn over è rallentato”.
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