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Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha deciso di azzerare la Giunta. L’annuncio dato nel corso di una diretta Facebook nella propria pagina ufficiale dopo il voto di oggi pomeriggio all’Ars che lo ha visto arrivare terzo nella scelta dei tre Grandi Elettori che il 24 gennaio prossimo parteciperanno all’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Come da prassi, per il delicato compito vengono eletti, il presidente dell’Assemblea regionale, o del Consiglio regionale, il governatore e un esponente dell’opposizione. Il numero uno di Palazzo d’Orleans è arrivato terzo con 29 voti e questo la dice, o la direbbe, lunga sulla coesione della maggioranza di centrodestra.
Grandi Elettori, Musumeci “tradito” dalla maggioranza: “Decisione entro 24 ore”
Ora Musumeci parla di “mezzucci”, “ricatti”, “accattonaggio politico” e sceglie di mandare a casa tutti gli assessori per creare un nuovo governo in grado di traghettare la Sicilia alle prossime elezioni. “La Sicilia non può tollerare questi ricatti – dice – la condizione di familismo a cui è stata relegata per tanto tempo non va più bene, me ne frego se per strada perdiamo 7 o 8 deputati. Occorre ristabilire un rapporto tra la Giunta e i deputati della coalizione, ecco perché come primo atto azzero la Giunta”.
“Faremo un esecutivo responsabile in grado di portarci fino all’ultimo giorno di campagna elettorale. Parlerò nelle prossime ore con i rappresentanti dei partiti del centrodestra. Chiederò loro di darmi una rosa di nomi di assessori, alcuni saranno confermati, e andremo avanti”. Oggi pomeriggio Sala d’Ercole ha assegnato 44 preferenze al presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, e 32 all’esponente dell’opposizione, Nunzio Di Paola del M5S. Si votava con scrutinio segreto, questo secondo Musumeci, avrebbe facilitato le strategie di chi ha scelto di inviare un chiaro segnale politico che Musumeci rispedisce al mittente. “Nel pomeriggio erano circolate voci su mie fantomatiche dimissioni. Ci vuole ben altro per farmi fare un passo indietro”.
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