Un masso per sfondare la porta, raid contro il Centro Antiviolenza “Puglisi”

Vandali in azione al Centro Antiviolenza “Beato Giuseppe Puglisi“, in via San Ciro a Brancaccio, quartiere periferico di Palermo. A renderlo noto il Centro Padre Nostro, nella propria pagina Facebook. “La notte tra l’8 e il 9 gennaio 2022 – si legge nel post – malviventi, mossi sempre dallo stesso odio per quello che l’opera del Beato Giuseppe Puglisi rappresenta, hanno fatto irruzione al Centro Antiviolenza del Centro di Accoglienza Padre Nostro di via San Ciro n. 6 (ex Mulino del Sale), sfondando con un masso il vetro della porta secondaria che si affaccia in un piccolo cortile, sovrastato dall’alta ciminiera”.

Non è la prima volta che la struttura viene presa di mira. Il primo sarebbe quello avvenuto nel 2014, quando in seguito ad un’irruzione il Centro fu messo a soqquadro. Un episodio,, quello avvenuto nei giorni scorsi che scuote anche la politica. “Mafiosi e delinquenti comuni – dice il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – sanno che il Centro fondato dal Beato Pino Puglisi, è simbolo di legalità in un quartiere con mille problemi. Ma dovrebbero sapere anche che gli operatori e i volontari, assieme a tutti i cittadini che usufruiscono dei suoi servizi, non si fanno intimidire da atti vandalici. Al presidente Maurizio Artale, a tutti i soci, la solidarietà mia e del governo regionale, con l’auspicio che gli autori dell’ennesimo raid vandalico siano individuati al più presto”.

“Ancora una volta – aggiunge Antonino Randazzo, consigliere del M5S a palazzo delle Aquile – mani di incivili hanno vandalizzato il Centro Antiviolenza ‘Beato Giuseppe Puglisi’. Da parte del Movimento 5 Stelle e certamente dell’intera città di Palermo giunge la massima solidarietà e la netta condanna per un nuovo increscioso episodio che offende il percorso e la memoria di Don Pino Puglisi”.

“Siamo certi che gli inquirenti sapranno individuare gli autori di questo atto di inciviltà che non rappresenta la stragrande maggioranza dei palermitani che, ognuno per la propria parte, lavora ogni giorno al contrasto della criminalità organizzata e a difesa della legalità e della cultura antimafiosa”.