15.4 C
Palermo

Covid, rischio contagi: rientro a scuola posticipato in Sicilia

DaLeggere

Il governo Musumeci rinvierà la riapertura delle scuole di tre giorni per consentire una verifica di tutti gli aspetti organizzativi. È l’esito della riunione della task force regionale sul rientro in classe degli studenti in Sicilia, sino a oggi previsto per il prossimo 10 gennaio. Un avvio che, di fronte all’impennata di contagi legata alla variante Omicron, ha suscitato la presa di posizione di sindaci, presidi, professori, sindacati e studenti, preoccupati che un ritorno in classe a fronte di “un sistema di tracciamento saltato” e di un picco di contagi potesse tradursi in un’ulteriore impennata dei casi.


Covid, 200 sindaci contrari al rientro a scuola: Musumeci scrive a Draghi


A chiedere il rinvio del ritorno in classe e l’avvio della Dad per “tutelare la salute” ieri erano stati 200 sindaci. La riunione, che si è svolta in modalità telematica, era stata convocata dal governo regionale proprio per trovare una mediazione. Presenti gli assessori alla Salute e all’Istruzione, Ruggero Razza e Roberto Lagalla. Al momento, i cancelli degli istituti siciliani resteranno chiusi per altri tre giorni. La task force tornerà a riunirsi mercoledì 12 gennaio prossimo.

“Al termine della riunione della task-force per la scuola – dice il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci – registro la unanime posizione di rettori, dirigenti scolastici, rappresentanti sindacali e delle associazioni familiari, che ci chiedono di farci interpreti presso il governo nazionale della necessità di rivedere la attuale posizione sulla possibile scelta della didattica a distanza come strumento di accompagnamento temporaneo verso la piena didattica in presenza”.

“Lo abbiamo già fatto nei giorni scorsi e fino a ieri sera. Frattanto, la sensibilità che è stata evidenziata anche dai sindaci della Sicilia, non può lasciarci immobili, ma non possiamo neppure alimentare un inutile conflitto con il governo centrale che ha già annunciato di volere impugnare decisioni in contrasto con la legislazione vigente. Abbiamo adottato la soluzione più ragionevole, giuridicamente compatibile, che tiene conto della decisione di tutti: quella di utilizzare i nostri poteri di autonomia primaria sul calendario scolastico consentendo uno slittamento dell’apertura delle scuole di alcuni giorni, fino ad un massimo di cinque”.

Questo lasso di tempo – conclude Musumeci – ci permette di cogliere lo stato di andamento della pandemia e consente alle scuole e al sistema sanitario di prepararsi a realizzare gli obiettivi condivisibili posti dal governo centrale. Ringrazio gli assessori Lagalla e Razza per l’impegnativo e per il non facile lavoro delle ultime ventiquattr’ore”.

 

«Ritengo che la decisione assunta oggi potrà rassicurare i sindaci e le comunità locali – spiega l’assessore Lagalla – nonché dare modo ai dirigenti scolastici di operare  per favorire la ripresa delle attività didattiche in presenza, se la situazione epidemiologica lo consentirà».

Come assicurato dall’assessore Razza, il tempo disponibile potrà essere utilizzato per potenziare le  attività di monitoraggio sanitario e di vaccinazione della popolazione scolastica.

- Sponsorizzato -

Leggi anche:

SCRIVI UNA RISPOSTA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore, inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

- Sponsorizzato -

Ultimi articoli