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Obbligo vaccinale over 50, smart working, scuola: le nuove misure anti-Covid

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Obbligo vaccinale per gli over 50, più smart working e nuove regole per la scuola. Nuova stretta del governo contro il Covid che corre e ieri ha fatto registrare oltre 189.000 contagi e 231 morti. Il via libera del Consiglio dei ministri al nuovo decreto è arrivato ieri sera, al termine di una giornata che ha visto prima una cabina di regia tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e i capidelegazione delle forze di maggioranza, poi il confronto con le Regioni e infine il Cdm.

Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge che mira a “rallentare” la curva di crescita dei contagi relativi alla pandemia e a fornire maggiore protezione a quelle categorie che sono più esposte e che sono a maggior rischio di ospedalizzazione, ha spiegato Palazzo Chigi. “Interveniamo per salvare vite”, “vogliamo frenare la crescita della curva dei contagi e spingere gli italiani che ancora non si sono vaccinati a farlo”, ha detto Draghi al termine del Cdm, sottolineando come questi nuovi provvedimenti vogliano “preservare il buon funzionamento delle strutture ospedaliere e, allo stesso tempo, mantenere aperte le scuole e le attività economiche”. “Interveniamo in particolare – ha spiegato – sulle classi di età che sono più a rischio di ospedalizzazione per ridurre la pressione sugli ospedali e salvare vite”.

Super green pass per over 50. Il testo introduce l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto i 50 anni. Per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età sarà necessario il Green pass rafforzato per l’accesso ai luoghi di lavoro a far data dal 15 febbraio prossimo. Senza limiti di età, l’obbligo vaccinale è esteso al personale universitario così equiparato a quello scolastico.

“L’obbligo non sussiste in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore, nel rispetto delle circolari del Ministero della salute in materia di esenzione dalla vaccinazione anti SARS-CoV-2; in tali casi la vaccinazione può essere omessa o differita. L’avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale, comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante, determina il differimento della vaccinazione. L’obbligo sussiste fino al 15 giugno 2022”. 

I lavoratori over 50 non in possesso del Super green pass ”sono considerati assenti ingiustificati, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro, fino alla presentazione delle predette certificazioni, e comunque non oltre il 15 giugno 2022, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro”. Per i giorni di assenza ingiustificata “non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominati”. Per le violazioni sul Super green pass per i lavoratori over 50 “la sanzione amministrativa è stabilita nel pagamento di una somma da euro 600 a euro 1.500 e restano ferme le conseguenze disciplinari secondo i rispettivi ordinamenti di settore”. 

Smart working. Raccomandato il massimo utilizzo dello smart working nelle prossime settimane, sia nel pubblico che nel privato. “Abbiamo preso una decisione straordinaria”, ha dichiarato Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, al termine del Consiglio dei ministri. “Mondo del lavoro pubblico e mondo del lavoro privato adotteranno tutti gli schemi di lavoro agile, di lavoro a distanza, già presenti all’interno delle loro regolazioni contrattuali e normative. Il privato utilizzerà il massimo della flessibilità per garantire sicurezza e servizi e per abbassare la curva del contagio. La stessa cosa farà il lavoro pubblico. La circolare, firmata da me e dal ministro Orlando, è immediatamente in vigore per mettere insieme il massimo di efficienza dei servizi alle famiglie e alle imprese con il massimo della sicurezza, e con il contributo a controllare l’evoluzione della curva pandemica”, ha affermato.

Scuola. Cambiano anche le regole per la gestione dei casi di positività nelle scuole. Per i più piccoli, ovvero per la scuola dell’infanzia, già in presenza di un caso di positività è prevista la sospensione delle attività per una durata di 10 giorni. Alle elementari, invece, con un caso di positività si attiva la sorveglianza con testing. L’attività in classe prosegue effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività (T0), test che sarà ripetuto dopo cinque giorni (T5). In presenza di due o più positivi è prevista, per la classe in cui si verificano i casi di positività, la Dad per la durata di dieci giorni.

Per quanto riguarda la scuola secondaria di I e II grado, dunque medie, licei, istituti tecnici etc etc, fino a un caso di positività nella stessa classe è prevista l’autosorveglianza e con l’uso, in aula, delle mascherine FFP2. Con due casi nella stessa classe è prevista la didattica digitale integrata per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono guariti da più di 120 giorni, che non hanno avuto la dose di richiamo. Per tutti gli altri, è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’autosorveglianza e l’utilizzo di mascherine FFP2 in classe. Con tre casi nella stessa classe è prevista la Dad per dieci giorni.

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