L’europarlamentare M5S Dino Giarrusso in corsa per la presidenza della Regione Sicilia. È stato lo stesso esponente grillino ad annunciare la sua candidatura durante la trasmissione di La7 “L’aria che tira”. Ma dopo l’annuncio in tv, ecco intervenire il Movimento Cinque Stelle con una nota nella quale “si chiarisce che si tratta di un’iniziativa assolutamente personale non concordata con i vertici del Movimento. Non sono ancora decise le modalità delle candidature e qualsiasi anticipazione in questo senso risulta fuori luogo”.
Giarrusso ha spiegato come siano state “migliaia le richieste in tal senso che mi sono giunte, non solo da parte di attivisti del Movimento ma anche da parte di esponenti della società civile di area di centrosinistra e di centro, orfani di una rappresentanza forte. E anche da esponenti politici siciliani di una certa importanza”.
“Mi metto a disposizione – prosegue l’ex “Iena” di Italia 1 – nella speranza che ci possano essere delle primarie di coalizione e prima, qualora ci fossero altri candidati del M5S, delle elezioni interne, come da tradizione visto che siamo il Movimento della democrazia diretta. Io mi auguro che ci siano delle primarie perché se si fanno le primarie, se si fa una coalizione ampia, si ha la possibilità per una volta di governare bene e degnamente la Regione Sicilia”.
“L’esperienza Musumeci è disastrosa, il centrodestra è spaccato e noi auspichiamo un cambio di passo. Si può vincere se ci sono una squadra e un candidato credibili e scelti dai cittadini. Sarebbe un drammatico errore la candidatura venisse scelta in un tavolino romano”.
Ma nel M5S non è vietato, per chi ricopre una carica elettiva, candidarsi per un’altra? “Nella nuova carta dei valori non mi pare ci siano richiami a questo. E comunque sarebbe singolare che questa trasgressione venisse concessa a qualcuno e a qualcun altro no. Non è quello il problema”. Parlerà con il leader Giuseppe Conte della sua candidatura? “Assolutamente sì, parlerò con Conte, ci mancherebbe altro”, risponde Giarrusso.