È arrivata la proroga dello stato di emergenza per la situazione Covid in Italia, dove continua a registrarsi un aumento di contagi e ricoveri per il Coronavirus. Il Cdm ha stabilito che la proroga sarà fino al 31 marzo 2022. Arriva inoltre una stretta per chi arriva dall’estero con l’Ue che ricorda comunque che le restrizioni devono essere giustificate. Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri stabilisce inoltre “l’estensione sino al 31 marzo 2022 della norma secondo cui il Green pass rafforzato debba essere utilizzato anche in zona bianca per lo svolgimento delle attività che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla”. Sulla proroga dello stato d’emergenza i partiti di maggioranza parlano di scelta necessaria e inevitabile, netta invece l’opposizione di Fratelli d’Italia. “Voteremo fermamente no” dice Giorgia Meloni.
STRETTA PER ARRIVI DALL’ESTERO – La nuova stretta varata dal Cdm per frenare la nuova ondata anti-Covid si concentra su chi fa ingresso in Italia dall’estero. A volere il cambio di passo, si apprende da fonti di governo, i ministri della Salute e degli Esteri, Roberto Speranza e Luigi Di Maio. Nella nuova ordinanza firmata dal ministro della Salute è previsto “obbligo del test negativo in partenza per tutti gli arrivi dai Paesi dell’Unione Europea. Per i non vaccinati, oltre al test negativo, è prevista la quarantena di 5 giorni”, si precisa. L’ordinanza è valida a partire dal 16 dicembre e fino al 31 gennaio.
Relativamente ai test, l’ordinanza prevede la “presentazione al momento dell’imbarco della certificazione di essersi sottoposto, nelle 48 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, a un test molecolare effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo, ovvero a un test antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo, nelle 24 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale”. Inoltre “sono prorogate le misure già previste per gli arrivi dai Paesi extraeuropei” stabilisce l’ordinanza.
LA POSIZIONE DELL’UE – Riguardo alla decisione dell’Italia, la vicepresidente della Commissione Europea Vera Jourova, a Bruxelles dopo il Consiglio Affari Generali, ha risposto che il Green Pass “non è morto, è uno dei progetti Ue più di successo. Quando la Commissione ha proposto il regolamento volevamo mantenere il principio di libertà di viaggio, a patto che” i viaggiatori “fossero vaccinati, con un test negativo o guariti dal Covid-19. Gli Stati hanno voluto mantenere una porta aperta, per introdurre ulteriori restrizioni, che devono essere giustificate”.