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FOTO E VIDEO| Smantellato traffico di droga, colpo al clan Pagliarelli: 8 arresti

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Smantellato un traffico di droga tra Spagna, Campania e Calabria guidato dal capomafia di Pagliarelli: otto gli arresti a Palermo. L’operazione dei carabinieri del Comando provinciale. I militari hanno eseguito otto provvedimenti di custodia cautelare in carcere e sequestrato un immobile (guarda video in alto). L’accusa, a vario titolo, è di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione e trasferimento fraudolento di beni e valori. Ipotesi aggravate dal metodo mafioso.


VIDEO| Dal Brasile a Palermo per la Pasqua: arrestato il boss di Pagliarelli


L’indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, ha fatto luce sulla “perdurante operatività” del clan, già colpito lo scorso aprile da un altro blitz costato il carcere a Giuseppe Calvaruso, ritenuto nuovo reggente del mandamento di Pagliarelli, subentrato a Settimo Mineo dopo il suo arresto nel 2018. Fiumi di cocaina, hashish e marijuana invadevano il capoluogo sotto la supervisione di Cosa nostra. E il business della droga serviva a finanziare le casse della cosca. L’associazione e delinquere contava su “un continuo afflusso” di droga garantito dalla rete di rifornimento.

Fornitori diversi in base al tipo di stupefacente. Dell’hashish si occupava un gruppo di corrieri campani che si rifornivano in Spagna, a Malaga, e curavano il trasporto fino a Palermo. Per la cocaina, invece,il riferimento erano i calabresi che gestivano pure spedizioni e consegne. Secondo gli investigatori, al vertice del narcotraffico c’era il reggente del mandamento mafioso di Pagliarelli. A lui sarebbero arrivati i proventi del traffico, sempre lui sarebbe stato a gestire la cassa della cosca destinando parte dei profitti per le famiglie dei detenuti.

Controllo del territorio. Pugno di ferro per dirimere le controversie tra i privati. Il boss, secondo le ricostruzioni, faceva sentire il suo peso quando occorreva mettere a tacere liti e dispute tra affiliati. In un caso sarebbe riuscito perfino a entrare in possesso di una villa con piscina, finita oggi sotto sequestro, che era diventata abitazione del reggente del mandamento Pagliarelli ma formalmente intestato al legittimo proprietario.

I nomi degli arrestati:

Giuseppe Calvaruso, 44 anni; Giovanni Caruso, 50; Angelo Costa, 28; Francesco Duecento, 20. Tutti di Palermo

Gianluca Carrotta, 26 anni; Giuseppe Bifano, 45, e Ciro Casino, 49, di Napoli.

Domenico Pangallo, 38 anni, di Locri (Calabria).

Il sequestro ha riguardato una villa in via Altofonte a Palermo.

 

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