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Aumenta il tragico bilancio dell’esplosione avvenuta ieri sera a Ravanusa, c’è un’altra vittima che fa salire a tre i morti causati dall’esplosione che ha devastato un intero quartiere nella cittadina dell’Agrigentino. I vigili del fuoco hanno trovato pochi minuti fa il terzo cadavere. Forse una donna. Finora sono stati recuperati i corpi di due donne e un uomo: due le superstiti e cinque ancora i dispersi. Il sindaco ha assicurato che tra questi non ci sono bambini, come si era detto in un primo momento. I vigili del fuoco scavano da ore con le mani evitando di usare mezzi meccanici nella speranza che qualcun altro sia ancora vivo. Sono 4 le palazzine crollate nella deflagrazione: sei sono rimaste del tutto sventrate.
L’esplosione è stata fortissima, al momento i vigili del fuoco ipotizzano che l’innesco possa essere stato causato da un ascensore e la fuga di gas potrebbe aver fatto il resto, ma i momenti sono concitati ed è tutto da confermare. “Sicuramente c’è stata una fuoriuscita di gas che ha creato una sorta di sacca di metano espansa”, spiega il direttore della Protezione civile regionale, Salvo Cocina. La detonazione potrebbe essere stata potenziata pure da una stufetta a gas “ma è ancora troppo presto per dirlo”.
Il drammatico racconto . “Improvvisamente è andata via la luce, poi sono crollati il tetto e il pavimento”, a parlare e Rosa Carmina, una delle superstiti estratta dalle macerie. La donna, 80 anni, è stata trasportata all’ospedale di Licata. Intervistata da la Repubblica, ha raccontato di aver sentito le voci dei vigili del fuoco ed ha iniziato a urlare per indirizzarli verso il cumulo di macerie sotto cui era sepolta. Poi le grida della cognata, che abitava al piano di sopra, anche lei tratta in salvo. Momenti orribili. “Non ho sentito alcun odore di gas nei giorni scorsi”, ha precisato la donna.
Un’esplosione tremenda che il capo dei vigili del fuoco di Agrigento, Giuseppe merendino, ha definito “un evento eccezionale”. Nei prossimi giorni verranno effettuati indagini più approfondite. L’80enne tratta in salvo pare abbia riportato diverse fratture, la cognata è stata trasportata ad Agrigento. La palazzina di 4 piano del tutto crollata, ospitava 9 membri dello stesso nucleo familiare: uno è stato trovato cadavere, due sono stati messi in salvo. Gli altri sono ancora dispersi, tra questi anche una giovane infermiera, quasi al termine della gravidanza, e il marito.
“I tecnici – spiega un portavoce di Italgas, la società che distribuisce il metano – hanno isolato il tratto di rete e messo in sicurezza l’area interrompendo il flusso di gas”. L’area della deflagrazione è simile a uno scenario di guerra: puzza di bruciato, macerie, polvere, vetri rotti, pezzi di serrande e infissi. Sul posto sono giunte vigili del fuoco da Agrigento, Palermo e Catania, poi Croce Rossa, Protezione Civile, polizia e carabinieri.
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