Si stringe il cerchio attorno a chi ha sparato al 17enne morto dopo essere stato ferito alla testa da un colpo di pistola, a Noto, il 30 novembre in via Platone. I carabinieri hanno perquisito 200 appartamenti nel rione dei Camminanti, la popolazione semi-nomade a cui apparteneva la vittima e i suoi familiari. Gli uomini dell’Arma hanno scovato pistole, munizioni e 100mila euro in contanti. Un 55enne è stato arrestato per il possesso di 3 pistole, munizione di vario calibro e 60mila euro. L’uomo è stato rinchiuso nel carcere di Cavadonna, a Siracusa.
Inoltre, 18 persone sono state denunciate per furto di energia elettrica. Un altro 54enne è stato denunciato perché trovato con 4mila euro, ritenuti frutto dell’attività di spaccio di droga. Stesso provvedimento per un 57enne e un 30enne: il primo aveva 50 chili di rame e 60mila euro, ritenuti proventi di attività illecite. Il secondo, perchè è stato trovato con un coltello a serramanico. Un 16enne, infine, è stato denunciato per ricettazione perchè trovato in possesso di un ciclomotore rubato.
I carabinieri stanno cercando di risalire alla provenienza dell’arsenale sequestrato e per arrivare a capo della morte del giovane. Le indagini sono effettuate dai carabinieri di Siracusa e Noto. Per il 17enne dopo essere stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico al Garibaldi di Catania, dove era stato trasportato dopo il ferimento, è stata dichiarata la morte cerebrale dalla commissione medica convocata per il caso.
I familiari non hanno acconsentito alla donazione degli organi. Come hanno più volte sottolineato gli investigatori, né i parenti, né i residenti del quartiere hanno fornito collaborazione per fornire indizi utili per ricostruire la dinamica della sparatoria. Al momento si pensa a un regolamento di conti tra nomadi. Il ragazzo è stato raggiunto alla testa da un proiettile sparato ad altezza uomo, quindi con l’intenzione di uccidere, mentre si trovava dentro un’auto.
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