Proseguono le operazioni di evacuazione delle famiglie a Vulcano. L’ordinanza del sindaco, Marco Giorgianni, ha disposto, entro lunedì, l’allontanamento notturno dei residenti che vivono nei dintorni delle pendici del vulcano a causa dei livelli di anidride carbonica che hanno sforato i parametri. Il pericolo sussiste soprattutto per chi vive nei piani più bassi: la Co2 tende infatti ad andare verso il basso, questo potrebbe creare situazioni limite. Non è detto che il provvedimento sindacale non possa subire modifiche per gli abitanti di quelli più alti. Intanto, la Regione ha proclamato lo stato di crisi ed emergenza regionale. Gli isolani che dovranno allontanarsi sono circa 250, previsti dei contributi per chi dovrà alloggiare in albergo dalle 23 alle 6: questo l’orario di allontanamento previsto dall’ordinanza.
Ad ogni modo, gran parte delle persone andrà nelle seconde case, da parenti e amici e anche nelle strutture turistiche alberghiere che si sono messe a disposizione, dislocate tra il Piano, Gelso e Vulcanello. Il contributo per chi deciderà di andare in hotel sarà di 400 euro per i nuclei mono familiari, 500 euro per quelli composti da due persone, 700 per quelli composti da tre unità, infine 800 euro per le famiglie con 4 o più unità. L’ordinanza entrerà in vigore domani e rimarrà efficace per un mese, al netto di miglioramenti dei livelli di gas.
“Al momento – spiega Francesco Italiano, direttore della Sezione Ingv di Palermo – il problema è la massa di gas che è aumentata a dismisura. I valori giornalieri di CO2 da 80 tonnellate sono lievitati a 480. Ecco perché è rischioso vivere nella zona rossa dove occorre non esporsi a odore e calore. Sono tutti elementi che fanno capire che è meglio non dormire lì”.
