“Meglio tardi che mai: sia pure con due settimane di ritardo, finalmente il presidente dell’Amat Michele Cimino torna sui suoi passi e annulla la disposizione di servizio che obbligava i dipendenti dell’azienda di via Roccazzo ad avere il Green pass anche se a casa perché in malattia o in ferie o in smart working”. Lo afferma Sabrina Figuccia, consigliere comunale della Lega di Palermo.
“È sempre brutto citare se stessi – prosegue Figuccia – ma stavolta non ne possiamo fare a meno: quando siamo venuti a conoscenza della disposizione dello scorso 19 ottobre, abbiamo subito denunciato che era una decisione che non stava né in cielo né in terra quella di costringere ad avere il Green pass pur non andando al lavoro”.
“Ieri, invece, Cimino ha fatto una radicale marcia indietro e ha firmato un ordine di servizio con il quale stabilisce che soltanto chi accede nei locali aziendali deve avere la ‘carta verde’. Ogni tanto il buon senso prevale, magari in ritardo, ma prevale”.