È stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali un 42enne di Trecastagni, nel Catanese. Una pattuglia dei carabinieri era entrata in azione intorno all’una di notte a causa di una furiosa lite scaturita dalla decisione della convivente di 37 anni di dormire in camere separate. L’intervento dei militari aveva sedato gli animi salvo poi essere ricontattati dalla donna alle 9 di mattina perchè l’uomo, di nuovo in preda alla rabbia, stava distruggendo la sua auto parcheggiata nei pressi dell’abitazione.
Agli uomini dell’Arma, la donna ha raccontato di essere stata tirata per i capelli e di essere stata picchiata. L’uomo è stato portato in caserma dove ha continuato ad inveire contro la convivente affermando che il motivo della sua ira fosse il rifiuto della convivente di fargli vedere il figlio di 4 mesi.
“Mi potete arrestare ma quando esco mi vado a prendere mio figlio e li ammazzo e poi mi ammazzo, lascio un biglietto e dico che è colpa di tutti voi”. Nel corso degli accertamenti è emerso che l’uomo in realtà, poco dopo la nascita del figlio, aveva lasciato l’abitazione per andare a vivere in casa dei genitori e che, purtroppo, continuava nell’assunzione di cocaina che ne faceva accrescere la litigiosità del carattere.
Secondo il racconto della vittima, inoltre, la relazione era stata caratterizzata fin dall’inizio dall’eccessiva gelosia di lui. In un episodio, avrebbe perfino tentato di fare azzannare la 37enne e la madre dal proprio cane. L’arrestato è stato rinchiuso presso il carcere palermitano di Termini Imerese in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria.