Altra stangata da Roma, stavolta è la Corte dei Conti che ha accolto i rilievi della procura contabile sul rendiconto 2019. “Avremmo voluto sbagliarci, ma sapevamo che eravamo nel giusto quando dicevamo che l’Ars non avrebbe dovuto approvare il rendiconto generale della Regione per il 2019, su cui pendeva il ricorso della Procura contabile che si era opposta alla parifica”: a dirlo, il deputato del M5S all’Assemblea regionale siciliana, Luigi Sunseri, componente della commissione Bilancio di Palazzo dei Normanni.
“Ebbene – continua – come ampiamente previsto, oggi la Corte dei Conti, Sezioni Riunite in composizione speciale, a Roma, ha accolto tutti i rilievi del ricorso presentato dal procuratore generale siciliano Pino Zingale alle Sezioni riunite romane della Corte dei Conti. Ora va rivisto il bilancio del rendiconto della Regione, con tutte le negative conseguenze che ne deriveranno per i siciliani. Il documento contabile, approvato in giunta il 7 settembre – aggiunge Sunseri – era stato trasmesso subito alla commissione Bilancio e, in seguito, l’Assemblea regionale siciliana lo ha approvato a tamburo battente”.
“Avevo chiesto a Miccichè, Armao e Musumeci di non dare seguito all’approvazione. E invece lo hanno fatto, con il voto contrario del Movimento 5 Stelle. L’approvazione del rendiconto, nelle more della decisione sul ricorso proposto dalla Procura, è stata una mossa sbagliatissima, a dimostrazione che siamo governati da incapaci”.
Cosa accadrà? “Il rendiconto 2019 va corretto immediatamente – conclude il pentastellato – e poi, se la Corte costituzionale accoglierà la questione di legittimità costituzionale, occorrerà coprire con fondi regionali il mutuo che, fino ad ora, veniva pagato con i fondi della sanità. Un buco enorme”.