È pronta la terza Pec per procedere con la sospensione di circa 1.170 tra medici, infermieri, tecnici di laboratorio e di radiologia e altre figure sanitarie che ancora non hanno risposto alle prime due, di invito e poi di diffida, inviate dall’Azienda sanitaria provinciale di Messina con la richiesta di presentazione dell’avvenuta certificazione vaccinale anti-Covid prevista dalla legge.
“L’azienda farà partire nei prossimi giorni l’iter per sospendere coloro che ancora non hanno dimostrato la regolarità della loro posizione nei confronti dell’obbligo vaccinale – spiega il commissario straordinario Bernardo Alagna -. L’Asp in moltissimi casi non è in grado di chiedere internamente il certificato vaccinale se la somministrazione è stata fatta presso altre Aziende sanitarie provinciali o, peggio ancora, in altre Regioni, nel caso di tantissimi medici e professionisti che lavorano anche fuori dalla provincia di Messina o dalla Sicilia”.
“Nella maggior parte si tratta di operatori che sono in possesso del green pass, ma non hanno dato importanza alla comunicazione aziendale e ora rischiano il provvedimento – spiegano dall’Asp di Messina -. In altri casi potrebbe trattarsi di ‘no vax‘ o di medici che stanno tardando il più possibile l’adesione alla campagna vaccinale, attendendo l’ormai fatidica data del prossimo 15 ottobre senza ricordare che la normativa prevede l’obbligo del vaccino per loro a prescindere da questa scadenza”. Nel frattempo l’Asp Messina non concede proroghe e sospenderà chi non presenta la documentazione richiesta che viene di volta in volta verificata.