È stata scritta la parola fine, il Baretto di Mondello chiude definitivamente. I giudici di secondo grado non hanno sospeso il contenzioso tra il Comune e la famiglia Schillaci che lo gestisce dal 1957 e il 24 settembre verranno consegnati i locali. In realtà, l’addio sarebbe dovuto avvenire il 27 luglio ma la data dello sfratto è stata poi rimandata al 19 agosto, a causa di un errore burocratico dovuto a una discrepanza tra le misure contenute nelle planimetrie. Una differenza tra quelle reali e quelle trascritte nei documenti. Poi, l’ulteriore prolungamento al 20 settembre, posticipato ancora al 24.
Il contenzioso. Nel 1957, il Comune ha affidato alla famiglia Schillaci la gestione del chiosco, nel 1963 invece la manutenzione del lungomare alla società Italo-Belga che rivendica possesso e gestione di tutti i chioschi. Per questo motivo, quest’ultima, tempo fa si è rivolta ai giudici che hanno dato loro ragione in primo e secondo grado. La Corte d’Appello, però, dieci anni fa ha accolto il ricorso del Comune di Palermo consentendo alla famiglia Schillaci di continuare a gestire il Baretto. A marzo scorso la svolta, il nuovo presidente ha dichiarato inammissibile il ricorso motivando la decisione con una non legittima intromissione tra Amministrazione e privati, ovvero tra Schillaci e la società. Da qui il ricorso alla Corte di Cassazione da parte di Palazzo delle Aquile che però sarebbe arrivato oltre i limiti di tempo previsti dal procedimento e ora dovrebbe arrivare lo sfratto.
A dare l’annuncio dell’addio proprio i gestori su Instagram: “Si conclude oggi un bellissimo capitolo iniziato 64 anni fa. Ce ne andiamo col cuore pesante, perché il Baretto è stata la nostra casa, ma anche ricco di gioia perché tutto questo affetto non può che essere indice del fatto che qualcosa di buono in questi anni lo abbiamo fatto e costruito, non solo noi ma noi e voi insieme. Non ci sono parole per ringraziarvi per tutto l’amore che ci avete dimostrato, sempre ma soprattutto in questi ultimi mesi difficili. Non mettetevi, però, troppo comodi perché continuerete presto a mangiare il nostro gelato. Non è un addio ma un arrivederci. A presto, Tutta la famiglia ‘
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