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51 anni fa l’omicidio De Mauro, Palermo ricorda il cronista de L’Ora

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Spariva 51 anni fa il giornalista de L’Ora, Mauro De Mauro. Sequestrato sotto la sua abitazione, in via delle Magnolie, a Palermo, e mai più ritrovato. Un giornalista dal passato “scomodo”, per la sua militanza nella X Mas salvo poi cambiare idee, un presente da cronista d’assalto. Le inchieste erano la sua specialità. Droga, mafia, per ultimo l’omicidio di Enrico Mattei, presidente dell’Eni.

Oggi Palermo lo ha ricordato con una commemorazione in via delle Magnolie, luogo del rapimento. Alla cerimonia, promossa dal Gruppo cronisti siciliani dell’Unci (Gruppo dell’Assostampa siciliana), era presente la figlia del giornalista, Franca De Mauro, il prefetto di Palermo Giuseppe Forlani, il questore Leopoldo Laricchia, il comandante provinciale della Guardia di finanza, generale Antonio Quintavalle Cecere, ufficiali, sottufficiali e funzionari della Dia, dell’Arma dei carabinieri, dell’Esercito e della polizia municipale, rappresentanti del Corpo delle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana,  il presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia Giulio Francese, il presidente dell’Unci Sicilia Giuseppe Lo Bianco ed il vicesegretario regionale dell’Assostampa Roberto Leone. Il giornalista Leone Zingales ha coordinato gli interventi e ha illustrato la biografia di Mauro De Mauro.

“Un giornalista libero e coraggioso – dice il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando – che ha compreso i legami tra mafia, istituzioni deviate, politica e alta finanza. Un cronista scomodo la cui morte si lega alle sue scoperte sull’omicidio del presidente dell’Eni Enrico Mattei. La presenza oggi in via delle Magnolie di tanti esponenti delle istituzioni e del giornalismo evidenzia il grande cambiamento della città. Infatti De Mauro, in quegli anni bui, era isolato dai suoi colleghi e dalle istituzioni”.

“Il suo impegno per la ricerca della verità è un fulgido esempio di informazione libera e rappresenta un invito ad avere rispetto per chi ha dato la vita per la libertà di informazione e ad esprimere condanna e richiesta di verità e giustizia per tutte le perversioni istituzionali che costituiscono un’onta indelebile nella storia della nostra Repubblica”.

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