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Escalation di minacce no-vax, nel mirino pure Di Maio: si muove il Copasir

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Il Copasir accende i fari sull’escalation della protesta no-vax dopo le aggressioni, le minacce a medici, politici e giornalisti e alla vigilia dell’annunciato blocco dei treni contro il Green pass. Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, il Copasir, è pronto a chiedere un’informativa al governo. Già dallo scorso anno il Comitato aveva posto una particolare attenzione sul fronte dell’ordine pubblico, sia con audizioni sia con la richiesta di informative, sui possibili rischi di infiltrazioni e sulle minacce via web. Quanto sta accadendo sarà, a quanto si apprende, tra i temi al centro dell’audizione di Franco Gabrielli, autorità delegata per la Sicurezza della Repubblica, in programma la prossima settimana.

Minacce che in politica hanno riguardato Luigi Di Maio, Matteo Salvini e Giorgia Meloni.Ecco un’altra merda di partito che ha instaurato la dittatura e adesso dice che se rivogliamo la libertà allora dobbiamo sottometterci e diventare schiavi”. Era il 25 luglio, poco prima che entrasse in vigore il Green pass, quando gli amministratori del gruppo “Basta Dittatura” su Telegram hanno attaccato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che aveva detto: “Vaccinarsi serve proprio a riconquistare la nostra libertà”. Tanti i commenti critici e le minacce: “Un altro infame da giustiziare”, “uno sterco di uomo”, “è necessario il piombo”, “ti vedremo presto anche a te con il cappio al collo”.

E ancora: “Lo impalerei in pubblica piazza”, “ti veniamo a prendere”. E se da una parte c’è chi prospetta “attentati dislocati nei luoghi di potere, in simultanea”, dall’altra alcuni utenti definiscono il titolare della Farnesina “un altro infame da giustiziare”, aggiungendo: “È necessario il piombo”, “devi crepare”. 

Il 24 luglio nel mirino del gruppo anche il leader della Lega Salvini che si era appena vaccinato e la presidente di Fratelli d’Italia Meloni che aveva annunciato che si sarebbe vaccinata: “Eccole le mer.. della finta opposizione”. “Salvini merd….a collaborazionista, ci ricorderemo di te”, “sono tutti complici”, “devono sparire questi traditori”, scrivono i membri del gruppo nei commenti.

 

 


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