Quattordici salme trasferite al cimitero di Sant’Orsola di Palermo, questa la risposta all’emergenza bare del camposanto dei Rotoli nonostante 72 famiglie abbiano già pagato per lo spostamento. Motivo? La macchina burocratica va a rilento, pochi carri funebri e il personale già impiegato in “altri inderogabili servizi”. L’ha detto il sindaco Leoluca Orlando questa mattina durante la seduta straordinaria del Consiglio comunale, convocata dal presidente dell’assemblea, Totò Orlando. Decisione questa dopo che il primo cittadino aveva puntato il dito contro Sala delle Lapidi, ricordando i provvedimenti che l’Aula non ha votato e che, invece, avrebbero dato la stura alla risoluzione dell’emergenza sepolture a Palermo.
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La settimana scorsa, infatti, la crisi si è aggravata perché, complice il caldo, alcune bare, hanno rischiato di “esplodere” e si sono in parte aperte. Al momento sono 920 quelle a deposito ai Rotoli, accatastate un po’ ovunque e senza sepoltura. Per il forno crematorio, guasto da un anno, Orlando ha affermato che occorrono altri sei mesi prima che venga messo in funzione.
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“Per il nuovo cimitero nella contrada di Ciaculli per un totale di circa 27 mila sepolture – dice il sindaco – il progetto è definitivo ma il vincolo preordinato all’esproprio è decaduto, è necessario approvare una variante al Prg con contestuale approvazione del piano cimiteriale”. Le accuse mosse nei confronti del Consiglio comunale, sono state rispedite al mittente dalle opposizioni che hanno spiegato che le proposte di delibere dell’Amministrazione non sono mai arrivate al Consiglio. In Aula, l’opposizione detiene ormai 31 consiglieri su 40.
