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Sicilia in zona bianca, i numeri dell’Isola nella bozza di monitoraggio

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Nonostante il boom dei contagi, e i dati forniti dall’Agenas negli ultimi due giorni, pare proprio che la Sicilia insieme alla Sardegna debba rimanere in zona bianca. Secondo i dati trasmessi dall’Istituto superiore di Sanità al ministero della Salute, in queste ore, l’Isola avrebbe raggiunto i parametri fissati a giugno ma non  li avrebbe superati. Un risultato che contrasta con quello diffuso dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali che, invece, rivelava lo sforamento delle soglie nei ricoveri in Terapia Intensiva e area medica.

Covid, troppi ricoveri: la Sicilia sfora i parametri, vicini alla zona “critica”

In Italia, l’indice Rt è in calo, sempre secondo quanto emerge oggi dalla bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute sull’andamento dell’epidemia Covid. Scende infatti a 1,1 mentre la scorsa settimana si attestata a quota 1,27. “Nel periodo 28 luglio-10 agosto, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,1 (range 1,00– 1,27) – si legge – in diminuzione rispetto alla settimana precedente ma al di sopra della soglia epidemica”, viene precisato.

Sono 18 le regioni/province autonome che “risultano classificate a rischio epidemico moderato”, secondo il Dm del 30 Aprile 2020. E solo 3 quelle “classificate a rischio basso”. Il periodo di riferimento va dal 9 al 15 agosto. “I tassi di occupazione e il numero di ricoverati in area medica e terapia intensiva sono in aumento”, ma “l’attuale impatto della malattia Covid-19 sui servizi ospedalieri è limitato”, indica la bozza del monitoraggio settimanale.  In questi giorni alcune regioni, come Sicilia e Sardegna, hanno visto le loro percentuali su questi due indicatori della situazione ospedaliera ballare sul filo delle soglie massime definite dai nuovi parametri per il passaggio in zona gialla, ma nella bozza del monitoraggio si legge che “nessuna regione/provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica”.  

Covid, la Sicilia oltre la soglia massima: i ricoveri salgono al 16%

Il tasso di occupazione in terapia intensiva, a livello nazionale, è in aumento al 4,9% (rilevazione giornaliera ministero della Salute), con il numero di persone ricoverate che è salito da 322 (dato al 10 agosto) a 423 (dato al 17 agosto). La media nazionale del tasso di occupazione in aree mediche aumenta al 6,2%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è cresciuto da 2.880 (il 10 agosto) a 3.472 (il 17 agosto). “La trasmissibilità stimata sui soli casi ospedalizzati è sopra la soglia epidemica”, viene puntualizzato nella bozza in relazione all’indice Rt ospedaliero. Si osserva comunque “una diminuzione anche dell’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero”, che si attesta a 1.08 (dato al 10 agosto) contro il precedente valore di 1.2 (dato al 3 agosto).

“La circolazione della variante Delta” di Sars-CoV-2 “è largamente prevalente in Italia. Questa variante è dominante nell’Unione Europea ed associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in paesi con alta copertura vaccinale”, viene confermato. Nella bozza del monitoraggio viene spiegato che “una più elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità”. 

Gli esperti rinforzano dunque l’invito a insistere sulla vaccinazione completa della popolazione, ma non solo: “È opportuno – avvertono – realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale”. 

 

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