Gli agenti del Commissariato di polizia di Noto hanno arrestato un 43enne che ora si trova in carcere con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate, atti sessuali e corruzione di minorenne aggravata. L’uomo, avrebbe più volte picchiato la moglie sottoponendola a indicibili pressioni psicologiche. La vittima aveva presentato denuncia lo scorso novembre dopo l’ennesima lite, durante la quale era stata aggredita fisicamente in modo estremamente violento, tanto da indurre i vicini di casa a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine.
Dopo le indagini, gli investigatori hanno scoperto che l’indagato più volte si era scagliato contro la moglie lanciandole oggetti di ogni tipo, perfino un’aspirapolvere, senza risparmiarle calci e pugni. “Puttana, te la fai coi vecchi, non pensi a cucinare, ti devo dire tutto io“, così la apostrofava durante le percosse. La donna avrebbe riferito anche di comportamenti “anomali” tenuti nei confronti della figlia che, al momento della denuncia, aveva solo 2 anni.
“L’arrestato – spiegano gli investigatori – pretendeva di stare da solo con la bambina a letto e, quando la moglie si rifiutava di avere rapporti sessuali, compiva atti di autoerotismo, alcuni in presenza della minore. L’attività investigativa ha dato riscontro alle dichiarazioni accusatorie della vittima, sia in merito ai maltrattamenti perpetrati per mesi nel silenzio delle mura domestiche che alla corruzione della minorenne”. L’uomo, dopo le incombenze di rito, è stato portato nel carcere di Cavadonna.