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Fine agosto siciliano nella bufera, tra incendi e incubo terrorismo via Kabul | EDITORIALE

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In questo ultimo scorcio di agosto, non c’è alcuna resa di fronte alla distruzione del patrimonio culturale dell’umanità. Ognuno, a seconda delle proprie competenze e responsabilità di gestione, si rimbocca le maniche pronto a ricominciare a ricucire quanto fiamme e roghi appiccati da criminali hanno distrutto. La Sicilia reagisce compatta al grido di dolore e di aiuto di agricoltori, allevatori, aziende rurali da cui nasce o si consolida la nostra storia umana e agricola i cui prodotti hanno profumo e sapore delle nostre tradizioni.

E di fronte alle devastazioni, lo Stato è pure, immancabile, presente: il presidente della Repubblica Mattarella che ha sorvolato in aereo i territori della Sicilia e della Sardegna ormai ridotti in cenere, ha rappresentato il simbolo della solidarietà e della certezza di interventi, raccogliendo l’atto d’accusa dei sindaci che si ritengono abbandonati e senza strumenti per intervenire a protezione dei propri territori. Danni enormi al patrimonio denunciati dalla Coldiretti è il triste bilancio verso il quale si studiano provvedimenti urgenti di ripresa con finanziamenti a tappeto e con la spesa controllata, cominciando dalla campagna di rimboschimento e dalla ricostruzione di caseifici e aziende agricole rase al suolo dagli incendi.

Intanto, le famiglie non colpite direttamente dall’assedio delle fiamme, non hanno rinunciato, e non rinunceranno, alle vacanze al mare, non certo per ignorare la tragedia che c’è intorno, ma per il bisogno di vitalità che rigenera mente e spirito. Affollate le spiagge di Mondello e di Cefalù, e tutte quelle lungo le coste siciliane; alberghi e pensioni registrano il pieno. È il risveglio del turismo con il Green pass, amore e speranza di vita nuova con bagliori di luce nell’immensità tra buio e grigio. C’è, però, una nuova ansia da tenere sotto controllo. Il presumibile sbarco sulle nostre coste di intere famiglie fuggite da Kabul.

Dalle spiagge, binocoli scrutano il mare in cerca di barconi in arrivo. Un ponte di umanità via mare, oltre a quello dei soccorsi aerei, da non sottovalutare e da rispettare. La solidarietà siciliana è ancora una volta messa alla prova, e saprà, come da sempre è stato, rispondere positivamente con la piena e disinteressata accoglienza, ben conscia che lo Stato saprà fare la sua parte. Ma cresce la polemica in Europa per il pericolo di infiltrazioni terroristiche contro l’Occidente.

A Palermo, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha riunito, nell’ambito di interventi contro i roghi, il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica; il Presidente del Consiglio Draghi che annuncia “difenderemo chi ha collaborato con l’Occidente”; da Kabul i telebani assicurano però l’amnistia per tutti i funzionari statali; il vertice internazionale dell’Unione Europea si riunisce per adottare misure contro eventuali incursioni terroristiche; si varano controlli sui mari e sulle nostre coste. Nuove emergenze e nuove paure, in questo fine d’agosto.

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