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Caso Gregoretti, il gup: “Salvini agì secondo la legge”

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“Si deve pervenire alla conclusione che la condotta dell’ex ministro Salvini non debba essere ritenuta penalmente rilevante, dovendosi affermare funditus che gli elementi proposti dal Tribunale per i reati ministeriali di Catania, come legittimanti il rinvio a giudizio, si sono rivelati non fondati e comunque bilanciati da altri chiari e probanti dati probatori a favore dell’inquisito, che li elidono o, comunque, li rendono contraddittori, e soprattutto inidonei a sostenere l’accusa in un giudizio dibattimentale”. Ecco perché il gup di Catania, Nunzio Sarpietro, ha deciso il non luogo a procedere per il leader della lega Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona per la nave Gregoretti.

Secondo l’accusa avrebbe ritardato l’attracco della nave con a bordo 131 migranti, ma nelle motivazioni si legge che “gli elementi acquisiti si pongono in termini di assoluta chiarezza e completezza in merito alla insussistenza del delitto ipotizzato a carico dell’imputato, e le fonti di prova non si prestano a soluzioni alternative, non apparendo interpretabili in maniera diversa”. Matteo Salvini non è stato rinviato a giudizio per il caso Gregoretti perché “il giudizio dibattimentale” sarebbe “del tutto superfluo”.

E ancora: “La particolare laboriosità del giudizio attiene, soprattutto, alla necessità di ricostruire un chiaro quadro d’assieme concernente il fenomeno della immigrazione clandestina che ha interessato in modo consistente il nostro Paese, cosi’ come gli stati della Grecia, di Malta e della Spagna, con la finalità di valutare il comportamento dell’imputato non sotto un profilo del tutto isolato, bensì all’interno di un più ampio perimetro di riferimento fattuale, giuridico e politico, in cui il suo intervento si è inserito, apparendo pertanto indispensabile addentrarsi nell’area delle ragioni reali che hanno indotto l’imputato ad agire nei termini indicati nel capo di accusa, come enucleato dal Tribunale per i Ministri di Catania”.

Salvini. “La formula ‘il fatto non sussiste’ è stata adottata perché l’imputato ha agito non ‘contra ius’ bensì in aderenza alle previsioni normative primarie e secondarie dettate nel caso di specie. Allo stesso non può essere addebitata alcuna condotta finalizzata a sequestrare i migranti per un lasso di tempo giuridicamente apprezzabile”.Lo scrive il Gup di Catania nelle motivazioni della decisione di non luogo a procedere nei miei confronti. Dopo tanti insulti, invenzioni, intercettazioni ‘alla Palamara’ e attacchi politici di ogni genere, vedere riconosciuta, nero su bianco, la correttezza del mio operato alla guida del Viminale è fonte di grande soddisfazione.” Lo scrive su Facebook il leader della Lega Matteo Salvini.

“Purtroppo a settembre, per un caso analogo (riguardante la Ong spagnola “Open Arms”), -continua Salvini sarò a processo a Palermo accusato di ‘sequestro di persona’, fino a 15 anni di carcere la pena prevista: spero che sarete al mio fianco, credo di avere dimostrato concretamente da Ministro dell’Interno che cosa si possa ottenere nella gestione dell’immigrazione clandestina, a difesa dell’ITALIA”

“L’ho fatto realizzando ciò che mi avevano chiesto gli italiani con il loro voto e lo rifarò: VOLERE È POTERE. Grazie Amici per tutto il supporto che mi avete dato e per quello che mi darete, per me è fondamentale”, conclude il leader leghista.

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