È Biagio Bevilacqua, poliziotto della questura di Enna, il coordinatore del nuovo presidio di Enna del Movimento Agende Rosse, libera associazione di cittadini nata nel 2009 su impulso di Salvatore Borsellino, fratello del magistrato antimafia ucciso. Il movimento, diffuso ormai in tutta Italia ha lo scopo di incoraggiare la parte migliore delle istituzioni nella ricerca della piena verità su moventi e mandanti della strage di via D’Amelio nella quale furono uccisi il magistrato Paolo Borsellino e gli agenti di scorta, e di sostenere tutti i rappresentanti dello Stato vittime di campagne di delegittimazione oltre che a rischio della stessa vita per aver scelto rendere viva la Costituzione nella propria professione.
È nata così l’esperienza delle “Scorte civiche” formate da cittadini decisi a difendere quei magistrati, membri delle forze dell’ordine e giornalisti che sono esposti in prima file nella lotta alla criminalità organizzata ed alle collusioni tra questa e pezzi delle Istituzioni.
“La lotta alla mafia deve essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”, così scriveva Paolo Borsellino.