Tanti, troppi, problemi vecchi e nuovi in fila, agitati come schieramenti da ricompattare mentre Draghi, da buon Maestro, lascia ai suoi ministri i “compiti a casa” da studiare; sembra che dica: studiate, come sapete fare con serietà, nuove misure, nuovi provvedimenti per la crescita del Paese e la tutela della salute pubblica. Nel frattempo, l’inquinamento del clima avanza inesorabile, il caldo che brucia tra i 48 e i 50 gradi è senza precedenti, l’anidride carbonica che avvelena. Giorni di fuoco sull’intero Pianeta, la sfida globale è aperta su tutti i fronti. Talebani in guerra, migranti verso le nostre coste in cerca di aiuto e Nello Musumeci, governatore della Sicilia, che ha già chiesto al Governo di proclamare lo stato di emergenza degli sbarchi.
Il nostro ministro all’Ambiente avverte: ci restano dieci anni per risolvere il problema di come ridurre l’effetto dell’anidride carbonica e per evitare il grande danno al nostro sistema climatico, ma c’è chi suppone che bisognerà attendere sino al 2050 e cioè sino a quando una nuova generazione di sapiens si presenterà con nuove idee e prospetti, allungando ulteriormente la soluzione del problema. Intanto i ministri italiani hanno il loro compiti da studiare tenendo presente l’entusiasmo con cui la popolazione corre verso i Green pass e verso un Ferragosto rovente, con gli oltre 26 milioni di certificati verdi scaricati negli ultimi giorni di questa settimana e con i ristoratori senza ruolo di sceriffi di fronte al Green pass perché il controllo sulle identità spetterà solo alle forze di polizia.
In questo, si inserisce la continua protesta degli estremisti, polemici a tutto spiano, mentre il leader della Lega temendo la fronda interna fa l’equilibrista sul filo di lana, volendo dimostrarsi prudente, accomodante con il maestro Draghi e persino con Conte, ex premier e ora presidente del M5S. Il caldo torrido a Palermo consiglia di stare lontani dalle spiagge infuocate per evitare contraccolpi cerebrali; continuano intanto gli incendi nel Palermitano, in allerta la Protezione Civile per domare le fiamme e le forze dell’ordine mobilitate contro i piromani.
Scenario apocalittico cresciuto negli ultimi 50 anni; raduni e feste non consentite perché violano le misure anti Covid. A Pantalleria, un maxi assembramento con 300 persone scoperte senza mascherina tra alcol e balli ad una festa abusiva (come riferito da Cronaca di Sicilia) e il sindaco che si lamenta di essere stato lasciato da solo nel far fronte all’emergenza immigrazione. Qui è l’Italia della disperazione in cui impallidisce l’eco della forza italiana medagliata d’oro alle Olimpiadi, però, come nota di merito contro la disperazione, resistono lo spirito di accoglienza e quello della solidarietà in questa isola siciliana più aperta ai flussi immigratori.